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Il Balletto dell'Opera conquista la Turchia

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Nella splendida cornice del Teatro Romano di Aspendos le coreografie create da Carla Fracci

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Nella rassegna, che è membro dell'Unione dei Festival Europei ed è al quinto posto fra i dieci più importanti festival del mondo, la tradizione musicale italiana è una realtà stabile, per la presenza dell'«Aida» di Verdi in ogni edizione: e se l'anno scorso fu invitato il Corpo di Ballo della Scala di Milano, quest'anno il Ballo dell'Opera ha addirittura inaugurato la manifestazione, con una serata dedicata al repertorio russo. La scelta è caduta su «Petrushka» musicato da Stravinskij, coreografato da Fokine (la ripresa è di Andris Liepa) e rappresentato nei Ballets Russes di Diaghilev a Parigi nel 1911 (al Costanzi di Roma nel 1920), indi su «L'uccello di fuoco» musicato sempre da Stravinskij, coreografato da Fokine (la ripresa è sempre di Andris Liepa) e rappresentato a Parigi nei Ballets Russes di Diaghilev nel 1910, i quali lo portarono anche al Costanzi di Roma nel 1917. Nell'allestimento dell'Opera di Roma sono stati ripresi da Anna e Anatoly Nezhny i costumi storici sia di Golovin e Bakst per «L'uccello di fuoco», sia quelli di Alexander Benois per «Petrushka». Protagonisti di queste meravigliose (per colori scenografici e bellezza coreografica) storie scaturite dalle fiabe popolari russe - e accompagnati dalla Bilkent Symphony Orchestra - sono stati i nostri danzatori Riccardo di Cosmo, doloroso e amaro Petrushka, Laura Comi deliziosa bambola, Guido Pistoni nelle vesti del Moro e Manuel Parrucini icastico diavolo; indi la ballerina-ospite dell'Opera di Riga Julia Gurvia nel favoloso Uccello di Fuoco, Mario Marozzi nel forte principe-cacciatore Ivan, Laura Comi seducente principessa e Manuel Parrucini nelle vesti del mostro Kastchei. Grande l'accoglienza per la compagnia italiana e grande, grandissimo il successo: ma grande è stata anche l'emozione dei ballerini impegnati nello scenario imponente del Teatro di Aspendos (secolo II d.C.), uno dei meglio conservati dell'antichità comprendendo tutto l'alzato della scena. Dato il successo, il Teatro dell'Opera di Roma è stato invitato a partecipare al Festival di Aspendos del 2007 con la Tosca di Puccini.

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