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Piperno e Alaimo sognano il Viareggio

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Già l'edizione «Un libro per l'inverno» ha rappresentato la volontà di sottolineare l'aspetto continuativo del premio stesso anticipato al 23-25 giugno. Non più una manifestazione "sotto l'ombrellone" a fine agosto, come era stata concepita nel 1929, bensì, pur rispettando il carattere ideale che lo ha sempre ispirato, un premio che sappia offrire una valenza letteraria non manipolata da ingerenze mediatiche. La giuria, ora composta da dieci ex vincitori ed ex finalisti nella maggioranza, attribuirà anche il Premio Opera Prima, precedentemente eliminato. Ma veniamo alle cinquine dei finalisti. Per la Narrativa: Roberto Alaimo, «E' stato il figlio» (Mondadori); Gianni Celati, «Fata Morgana» (Feltrinelli); Mauro Covacich, «Fiona» (Einaudi); Raffaele La Capria, «L'estro quotidiano» (Mondadori) ed Ernesto Ferrero, «I migliori anni della nostra vita» (Feltrinelli). Per la Poesia: Alberto Bellocchio, «Il libro della famiglia» (Il Saggiatore); Anna Maria Carpi, «Compagni corpi» (Scheiwiller); Milo De Angelis, «Tema dell'addio» (Mondadori); Eugenio De Signoribus, «Ronda dei conversi» (Garzanti) e Attilio Lolini, «Notizie dalla necropoli» (Einaudi). Per la Saggistica: Giorgio Agamben, «Profonazioni» (Nottetempo); Alberto Arbasino, «Marescialle e libertini» (Adelphi); Frederick Mario Fales, «Saccheggio in Mesapotamia» (Forum); Guido Samarani, «La Cina del Novecento» (Einaudi) ed Emanuele Trevi, «Senza verso» (Laterza). La terna dei finalisti per l'Opera Prima: Leonardo Colombati, «Perceber» (Sironi); Mario Domenichelli, «Lugemalè» (Polistampa) e il molto discusso Alessandro Piperno, «Con le peggiori intenzioni» (Mondadori). All'eccellente Jean Daniel, fondatore del noto magazine francese «Le nouvel observateur»è stato assegnato il Premio Internazionale Viareggio Versilia 2005.

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