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Falchi e colombe

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delle Crociate dipinti da Scott

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HOLLYWOOD, quando inclina all'epica, si rivolge alla guerra (magari mettendoci anche una buona parola in favore della pace). Di recente, con «Troy», del tedesco Petersen, ci ha raccontato la guerra di Troia, oggi ci dice di quelle tante guerre che, dopo l'anno Mille, si combatterono per la conquista o la difesa di Gerusalemme, e cioè le Crociate. L'incarico lo ha affidato all'inglese Ridley Scott che, da poco, si era cimentato con il costume (e la Storia) affrontando, nel «Gladiatore», i tempi di Marc'Aurelio e di Commodo, quando ancora l'Impero Romano aveva un peso. Anche qui la Storia (e il costume), visti però attraverso le gesta di un personaggio di fantasia, il maniscalco Baliano che, riconosciuto come figlio ed erede di un nobile signore, diventa cavaliere e va a Gerusalemme per continuare la missione del padre che era quella di mantenere la pace fra cristiani e musulmani e quindi fra Baldovino IV, il Re lebbroso, e il Saladino, entrambi aperti al dialogo e alla tolleranza. Avversati, però, dai «falchi» di allora, i truci Templari, e solo sostenuti dai pacifici Ospedalieri dediti invece dalla parte delle «colombe», al soccorso dei pellegrini di Terra Santa. Molti alti e bassi perciò. Predominio delle «colombe», e di Baliano che ne condivideva i principi, finché Baldovino era in vita, avvento feroce dei «falchi» dopo la sua morte. Toccherà a Baliano, per concludere, riuscire a difendere Gerusalemme quando i Saraceni, per colpa dei falchi, l'assedieranno. Coronando, con l'occasione un suo privato sogno d'amore. Tutto questo «privato», insistito, diluito, quasi costante, non convince molto, possono conquistare, invece, anche grazie al digitale, le battaglie che qua e là, con empiti corruschi, si inseriscono nella trama. Il protagonista è un divo nascente, Orlando Bloom, apparso un po' di fianco nella saga del «Signore degli anelli». Il sogno d'amore lo corona con Eva Green, vista in «Dreamers» di Bertolucci.

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