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Non piace il David accanto al moderno

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Lo rivela il registro dei commenti posizionato vicino alla celebre statua. Il pubblico internazionale che arriva a Firenze per vedere anche il David (1 milione le presenze in galleria ogni anno) esalta il capolavoro del Cinquecento con frasi di solito usate per osannare le rockstar o i campioni dello sport («magnifico, straordinario, sublime»), ma allo stesso tempo critica con giudizi perentori le avanguardie di inizio millennio presentate nella mostra. L'esposizione «Forme per il David», allestita vicino al capolavoro di Michelangelo, proseguirà fino al 4 settembre, all'interno delle iniziative realizzate per le celebrazioni dei 500 anni della statua. Sono riunite opere di cinque contemporanei: Georg Baselitz, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Robert Morris e Thomas Struth. «Ci aspettavamo critiche peggiori da parte dei visitatori»: ha commentato la direttrice della Galleria dell' Accademia di Firenze Franca Falletti, che in questo periodo appunto, accanto al David di Michelangelo ospita una mostra di arte contemporanea. «Confesso - ha aggiunto - di andare ogni lunedì, giorno di chiusura del museo, a leggere i commenti e ci aspettavamo davvero delle reazioni peggiori da parte del pubblico. E comunque non ci sono solo le critiche. Infatti, c'è anche chi ha scritto di apprezzare le opere di Kounellis e Morris, mentre una buona sorpresa è arrivata dai fiorentini, di solito poco abituati all'arte contemporanea e invece stavolta numerosissimi alla prima conferenza del ciclo che abbiamo organizzato davanti al David, con il curatore della mostra Bruno Corà».

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