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L'epopea gloriosa del nipote di uno schiavo

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Sperava di diventare un jazzmen, e la sorte invece lo sospinse verso la letteratura, come lui stesso racconta in queste tredici novelle dolenti e sottese di asprezze. Fu decidivo per lui l'incontro con Richard Wright, l'autore di «Black Boy», «Ragazzo negro», un testo-cult che cominciò a circolare anche da noi, in Italia, nel dopoguerra. L'esordio fu segnato da racconti e romanzi che non ebbero riscontro, fino alla pubblicazione de «L'uomo invisibile», romanzo di grande spessore e di immediato successo, che segnò l'abbandono, da parte della letteratura della protesta, di modelli ormai lontani, che pure facevano capo a un grande, Mark Twain. Visse in seguito una lunga stagione di silenzio Ralph Ellison, fino alla ricomparsa con un libro di saggi, «L'ombra e l'atto» del 1964, in cui tutte le ragioni psicologiche dell'uomo in fuga dalla persecuzione razziale ritornano con insistenza, senza tregua. Un frammento di romanzo rimasto incompiuto, «Arriva Hickman, venne trovato dopo la morte: era un estremo singulto non ricostruibile. W. M.

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