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di LUCIANA VECCHIOLI NELL'IRAQ appena liberato fanno la fila per ...

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«Attila flagello di Dio» con Diego Abatantuono e Rita Rusic nell'82 fu un mezzo flop, ma fino ad oggi in dvd in Italia ha venduto circa 80 mila copie. «Arraphao» di Ciro Ippolito (di recente ha diretto «Vaniglia e cioccolato» con Maria Grazia Cucinotta ed Alessandro Preziosi) ha trovato invece 90 mila acquirenti. Cinquantamila si sono già prenotati per avere «W la foca» di Nando Cicero e «Vieni avanti cretino» di Luciano Salce che saranno sul mercato però solo tra qualche mese. Snobbati dalla critica e considerati per un lungo periodo prodotti spazzatura, i «B movie» all'italiana degli anni '70 e '80 sono pronti alla riscossa. Saranno loro i protagonisti del nuovo anno cinematografico. Grazie al successo di vendite degli home video che ha raggiunto picchi da far invidia ai kolossal americani e il definitivo sdoganamento giunto da una prestigiosa vetrina come quella del Festival di Venezia, che ha addirittura dedicato al genere una sezione, sta nascendo un vero e proprio businness. Il trash si è magicamente trasformato in chic. Lo scorso 13 dicembre gli instancabili fratelli Vanzina hanno iniziato a Roma le riprese de «Il ritorno del Monnezza», remake-sequel di una pellicola cult con protagonista Thomas Milian, icona del cinema popolare di quegli anni, attore cubano che ha trovato fortuna nel nostro Paese ed ora è tornato in America. Ladro nei primi film e poi, con la regia di Sergio Corbucci, nelle vesti dell'indimenticato ispettore Nico Giraldi. Otto settimane di riprese tra Roma e Cortina, prodotto da Cecchi Gori, nei panni del figlio del celebre poliziotto della squadra antiscippo, Claudio Amendola (un passaggio obbligato visto che il padre Ferruccio Amendola era il doppiatore di Milian), alias Rochy Giraldi agente di polizia dai modi spicci e rozzi come il genitore. Questa volta alle prese con un traffico clandestino di sfruttamento del lavoro minorile. Enzo Salvi è Tramezzino il figlio di Bombolo, l'attrice Elisabetta Rocchetti Betta la compagna di pattuglia di Amendola, Gianni Parisi l'ispettore capo. Ma la coppia d'oro della commedia italiana, i figli del grande Steno, stanno già lavorando ad un nuovo progetto. Saranno ancora loro, Carlo ed Enrico Vanzina, a far rivivere il mitico "terrunciello" di «Eccezziunale veramente», in cui Diego Abatantuono interpretava ben tre ultrà: di Milan, Inter e Juve. Dopo 22 anni, nel secondo atto si potrà vedere il seguito delle tre storie, protagonista nuovamente il bravo attore, milanese di nascita ma pugliese di origine. Lino Banfi invece sarà ancora una volta Oronzo Canà, il buffo mister de «L'allenatore nel pallone», film del 1984 diretto da Sergio Martino dove si raccontavano le gesta di un sfigato allenatore (ispirato al vulcanico Oronzo Pugliese, che allenò anche la Roma) di una squadra di calcio appena promossa in serie A, che però il presidente vorrebbe far retrocedere. Sarà lo stesso Banfi a produrre il rifacimento della pellicola attraverso la casa di produzione «Z Produzione», dal suo vero cognome Zagaria, in cui lavorano figlio e genero. «Mi darò lo botte in testa e dirò ancora porca puttena...» ha annunciato l'attore.

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