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Conquista Madrid la «Sinfonica» di Roma

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Le prime «vittorie» di questo complesso musicale di una settantina di elementi sono state romane, con concerti al Quirinale alla presenza del presidente Ciampi e in Piazza del Campidoglio, poi a Villa Adriana, al Teatro Argentina (con un'intera stagione), davanti alla regina d'Olanda, nei Licei, negli ospedali, nei penitenziari e poi all'estero nel 2003, a San Pietroburgo, alla Comunità europea di Bruxelles, e ultimamente nel 2004 con un invito a Madrid ad esibirsi nel concerto prenatalizio alla presenza della regina Sophia di Spagna. Duemila persone, nel modernissimo Auditorio nazionale della Musica hanno applaudito con entusiastismo la giovane Orchestra. Il programma era dei più accessibili a un vasto uditorio convenuto a partecipare al progetto «World in Harmony», consueto appuntamento augurale con la grande musica che i Reali offrono alla Nazione per conto del Ceim. Già rispetto a Pietroburgo la giovane orchestra ha fatto notevoli passi in avanti guadagnando in coesione, duttilità ritmica e qualità di suono. Nel concerto a Madrid ci attendevamo di più dal pur valente soprano Anita Selvaggio in Rossini (Una voce poco fa), Verdi (Caro nome) e Gounod (Romeo e Giulietta). Le celebri sinfonie del Barbiere e del Guglielmo Tell, bissato per insistenza del pubblico, sono state affrontate dal La Vecchia con brillante dinamica, e inoltre, nella seconda parte, la Quinta di Beethoven ha trovato un giusto spazio eroico e trionfale nell'articolazione ora accesa ora moderata dei quattro chiaroscuri movimenti. La regina ha applaudito in piedi assieme al pubblico. Prossimi appuntamenti Usa e Giappone

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