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Il vocabolario della seduzione per parlare sentendo l'anima

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C'è chi ha lavorato per cercare, nell'universo della Letteratura, storie dell'anima da definire e raccogliere in un singolare dizionario dove conta la prima lettera della parola che si cerca, ma soprattutto importa la sequenza del pensiero che vi si accosta. «S come Seduzione» di Gabriele La Porta, direttore di Rai Notte, è dizionario compendiato dell'eros e della sensualità. Una pretesa senza scrupoli dove è possibile anche trovare sette definizioni dell'amore in sé. A vederlo sembra un pampphlet senza pretese che si fa regalare tutto l'anno, a qualcun altro o a sé stessi se si ha voglia di sfogliare pagine per riflettere su ciò che non usa più pronunciarsi. Invece è denso, una marmellata fatta in casa che s'attacca al dito senza scivolare che ti piace mangiare e che ti chiedi come fai quando stai a dieta a non svuotare il barattolo. Questo libro che sembra un vocabolario è una enciclopedia. La sua lettura non può essere presa alla leggera. Specialmente oggi mentre tutti sono convinti che per essere seducenti basta spogliarsi. Dimenticando che lo sguardo, alla resa lunga, non teme il confronto della coscia generosamente in bilico. Un libro colto, che nasconde, come sempre nelle opere di La Porta, una ricerca forsennata dell'equilibrio giusto fra scrivere e sentire. Provate a immaginare quanto sia vasto il mondo letterario al quale attingere se si vuole parlare di seduzione e di amore. Dai graffiti nelle caverne dei primitivi alle scritte d'amore sui ponti delle autostrade c'è il cammino dell'uomo assetato di potere e di vendetta, c'è la scalata del dittatore e della concubina. C'è la rivoluzione di qualche poetessa e la vita oscura di milioni di casalinghe. Tutti uguali, all'improvviso, se lo sguardo trova occhi in cui perdersi. Per trovare la forza di sentirsi nuovi e diversi. Per sentirsi davvero diversi. Salvo poi a rimpiangere la calma dei giorni piatti quando la seduzione non s'era infiltrata in un cuore passando per un letto di piacere o per una lettera d'amore. Dedicato a chi si butta via negandosi il diletto di concedersi all'amore e a chi getta tra i rifiuti le parole di un innamorato che s'ostina a inseguire il suo sogno. Dedicato anche alle giovani che si annullano guardando reality show immaginando che fama e denaro facciano la differenza. Ventaglio di parole accoccolate in una copertina bianca tratteggiata sugli «Amanti» di Vincenzo Cabianca, quadro sinuoso e dolente come le illustrazioni impaginate al centro del libro per dare tratto alla potenza dell'amore, attrattivo e respingente. Seduttivo, come lo sguardo che nasce dall'Anima e sa dire quello che solo chi è ammirato sa tradurre. In attesa che vi capiti, d'essere guardati sì, ma soprattutto di guardare, ispirati dalla seduzione femmina che è in ogni essere umano, provate a vincere il pregiudizio e la paura di dare occhi all'anima e se non le avete mai dato ascolto incuriositevi a leggere quante sensazioni ha ispirato a poeti, scrittori, galantuonimi filosofi e qualche dongiovanni. Gabriele La Porta «S come seduzione» Marco Tropea editore 328 pagine, 14,50 euro

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