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Dai farmaci a peso d'oro alla pubblicità occulta

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E, naturalmente, le campagne contro «Affari tuoi» e «La vita in diretta». Sono alcuni dei servizi di «Striscia la notizia» che hanno fatto discutere di più in questa stagione, quella della crisi degli ascolti per il tg satirico di Canale 5. Il caso forse più clamoroso risale però al 1999-2000: i saccheggi ai container della Missione Arcobaleno a Valona, cui seguì l'arresto del responsabile della missione stessa in Albania. Altro cavallo di battaglia del tg di Antonio Ricci, l'inquinamento elettromagnetico provocato dai ripetitori di Radio Vaticana, che provocò le dimissioni per protesta, poi ritirate, dell'allora ministro Willer Bordon. Prima ancora, c'era stato il più celebre "fuori onda" di sempre, quello della conversazione tra Buttiglione e Tajani. Nel 2001, dopo l'11 settembre, l'inchiesta di Striscia sulle misure di sicurezza nell'aeroporto di Forlì provocò la sostituzione del prefetto e di un dirigente della polizia di frontiera. In quegli stessi mesi, il tg satirico attivò la magistratura anche contro Wanna Marchi, la figlia e il mago brasiliano Mario Do Nascimiento Pacheco. Tra le inchieste della stagione 2002-2003, quella dei record d'ascolto, si segnalano il tubo Tucker, il marchingegno che prometteva, con tanto di spot sulle reti nazionali e la sponsorizzazione della nazionale di calcio, risparmi ed energia pulita; il dubbio lanciato sulla vittoria di Alexia al Festival di Sanremo; l'indagine sul racket dei permessi di soggiorno per gli extracomunitari; le truffe della benzina.

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