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Ma come è educato il Nerone di Raiuno

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Quando mia madre lavorava di notte in ospedale, io e mia zia avevamo il rito di "Canzonissima". Ricordo benissimo il Sanremo '71 con Dalla. Sin da bambino volevo fare proprio il presentatore. Mi ritengo fortunato per esserci riuscito». Un'estate di lavoro. Giovedì prossimo presenterà «Cinquanta canzonissime» su Raiuno ed il 3 giugno sempre su Raiuno «Baciami Versilia». E poi Miss Italia. È un infaticabile lavoratore? «Il lavoro mi diverte da sempre. "Cinquanta canzonissime" sarà una serata speciale dedicata a cinquanta canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi con il record di presenza nelle hit parade di tutti questi anni. Con Matilde Brandi presenteremo "Baciami Versilia" giunta alla sua ormai terza edizione dove ad icone storiche della comicità italiana, nuovi idoli del cabaret televisivi e giovani promesse della risata si alterneranno artisti musicali di maggior successo». Fiorentino doc e tifosissimo della Fiorentina? «Al cento per cento fiorentino. Non ho perso i legami con le mie radici. Ritorno spesso e quando il lavoro permette». Un'infanzia un po' sfortunata? «Sì. Ho perso mio papà a soli 18 mesi. Mia madre è stata una donna speciale. Ha pensato a me e ha fatto anche il padre. Purtroppo non è più con me da due anni. Ma son sicuro che è sempre vicina». Un bimbo tranquillo? «Molto tranquillo. Come figlio unico ho sentito la responsabilità di non creare ulteriori problemi a mia madre. E anche con la scuola ho avuto un buon rapporto. Ho sempre cercato di poter ripagare la mia cara mamma di tutti i sacrifici che ha sostenuto per me». Come ha cominciato nel mondo dello spettacolo? «Ho fatto il disc-jockey, ho frequentato tante discoteche. Ho sempre avuto dentro di me il senso dello spettacolo. A cinque anni a Natale recitavo la classica poesia e mi improvvisavo presentatore con un mestolo capovolto in mano a mo' di microfono. Poi tante radio private. Andavo a volte a scuola con un transistor arancione per ascoltare "Alto gradimento"». La sua prima esperienza in televisione? «Lavoravo in una discoteca come direttore artistico di spettacoli di cabaret e con una televisione locale inventammo insieme a Leonardo Pieraccioni una specie di disco-ring dei poveri. Sempre con Leonardo lavorammo poi in una televisione locale. Un periodo bellissimo. Certo l'inizio non è stato dei più facili». Si sposerà presto? «Penso che il matrimonio sia una cosa molto seria. e proprio per questo è un passo che non ho ancora fatto. Comunque mai dire mai».

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