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Avati: «Via da Cinecittà senza polemiche» Si era parlato di conflitto di interessi e di contrasti con Urbani. Lo sostituirà l'ex direttore di Raiuno Fuscagni

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È un divorzio consensuale tra la Hollywood sul Tevere e l'autore di «La rivincita di Natale», ad assicurarlo è lo stesso Avati che però non nasconde il disappunto per la strumentalizzazione dell'evento. Il nuovo presidente sarà Carlo Fuscagni, ex direttore di Raiuno. Il regista, che rimane nel consiglio di ammistrazione, era stato nominato presidente dall'assemblea di Cinecittà Holding il 16 dicembre del 2002 su indicazione del ministro per i Beni e le attività culturali Giuliano Urbani. «Le mie dimissioni sono una scelta dettata da esigenze esclusivamente professionali - spiega il regista attualmente sul set del suo nuovo film "Quando arrivano le ragazze" - Insomma io faccio il regista e sto girando. Subito dopo inizierò un'altra pellicola. Con questi impegni non posso svolgere come vorrei il ruolo di presidente. Da un mese e mezzo ne parlo con il ministro Urbani - aggiunge il regista del "Cuore altrove" - e la cosa doveva essere annunciata ufficialmente con un comunicato verso la fine del mese». Avati effettivamente non ha mai fatto mistero che la poltrona del regista, per lui, è più importante delle altre. «Poi la situazione è precipitata - spiega - sulle mie dimissioni si è scatenata una strumentalizzazione. Io però esco in un clima di grande amicizia. Tanto è vero che rimango nel consiglio di amministrazione». Ma che tipo di strumentalizzazione? «Conflitto di interessi tra l'attività di regista e quella di presidente - prosegue Avati - presunti contrasti con il ministro Urbani. Tutte storie. La mia presidenza può essere passata al microscopio. Il mio operato e quello dell'amministratore delegato sono stati all'insegna della più assoluta trasparenza». Insomma una separazione consensuale che vorrebbe essere fatta passare per una storia finita a bottigliate. Ma il ministro dà un taglio alle polemiche: «È un semplice caso di rotazione di cariche, con qualche avvicendamento». Sul dopo-Avati infatti nessun dubbio: il nuovo presidente di Cinecittà Holding sarà Carlo Fuscagni, ex direttore di Raiuno. Lo ha annunciato ieri sera lo stesso Urbani: «Alla presidenza andrà Carlo Fuscagni. E Avati - ha aggiunto - resta nel consiglio di amministrazione. Il gruppo dirigente di Cinecittà Holding rimane così il medesimo, arricchito da una personalità omogenea e affine». Tra i «papabili» alla presidenza, oltre a Fuscagni, in un primo momento c'era anche il consigliere Michele Lo Foco, un avvocato. Ad Avati cosa resta di questo anno e mezzo di esperienza? «La soddisfazione per le tante cose fatte - aggiunge ancora il regista - ma una in particolare: l'iniziativa a sostegno delle sale cinematografiche. Abbiamo aiutato 100 cinema a rimanere aperti, questa per me è stata la cosa più importante». E il futuro? «Cinema, cinema e ancora cinema. A gennaio - conclude Avati - inizierò a girare "La seconda notte di nozze", questo il titolo del mio prossimo film».

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