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I giusti riconoscimenti al letterato giungono postumi

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La conoscenza di Carlo Levi e Manlio Rossi Doria lo indirizzò verso un forte impegno sociale e politico che lo condusse perfino all'arresto nel 1950, con un'accusa di concussione poi rientrata, proprio nel periodo in cui tutto il suo lavorio sociale si era concretato nella carica di sindaco. Dopo la morte non sono mancati alcuni riconoscimenti come il Premio Roma, il Premio Cattolica per la poesia dialettale, il Monticchio, il Borghese, il San Pellegrino, infine il premio Viareggio nel 1954. Ben poco, se si confronta il valore del poeta e del saggista. Ha lasciato tre libri di versi: È fatto giorno (1954), Margherite e rosolacci (1978), È fatto giorno (1982). Numerosi i saggi: Contadini del Sud (1954), L'uva puttanella (1955), Uno si distrae al bivio (1954), Scuole di Basilicata (1999). Questa nuova pubblicazione, preceduta da una bella prefazione di Maurizio Cucchi, gli restituisce, si spera, il maltolto da parte della critica. W. M.

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