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Le creazioni di Armani? Roba da museo

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E' la retrospettiva su Giorgio Armani che aprirà nella Capitale al Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano il prossimo sei maggio per rimanere in esposizione fino al primo agosto. Alla quinta tappa di un tour internazionale, la mostra, inaugurata al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 2000, offre una prospettiva tematica della carriera di Giorgio Armani e della sua evoluzione nel corso degli ultimi tre decenni, sottolineando l'impatto culturale e sociologico della sua opera anche sotto l'aspetto di precursore come stilista nel mondo del cinema. Dopo il Guggenheim Museum di Bilbao, la Neue Nationalgalerie di Berlino e la Royal Academy of Arts ai Burlington Gardens di Londra, la retrospettiva su Armani, presentata in Italia dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, arriva a Roma con un progetto di allestimento specifico curato per questa esposizione dal regista teatrale e visual artist Robert Wilson, che ha avuto il compito di ambientare la mostra in uno scenario insolito per il design contemporaneo. Alle Terme di Diocleziano sarà dunque possibile ammirare un percorso espositivo diviso per aree tematiche che comprende anche i modelli realizzati in diversi periodi della carriera dello stilista, dalla fine degli anni Settanta alle ultime creazioni per l'autunno-inverno 2003/2004. Una retrospettiva a tutto tondo quindi che non mancherà di illustrare il moderno look androgino, con la creazione dell'innovativa giacca decostruita poi sviluppata nei completi per uomo e donna, fino allo stile minimalista e lineare, insieme agli effetti di luce e trasparenze, che rendono inconfondibili gli abiti di Armani. A.C.T.

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