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Fiorello il goliarda senza grossolanità

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TELEDICO

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Quel che ha favorevolmente impressionato il pubblico è stato il sano spirito goliardico di cui Fiorello è animato, la battuta ironica contenuta nei limiti del rispetto per i telespettatori, l'esuberanza spettacolare che non diventa volgare. Anche quando lo show man cerca di schioccare, lo fa con intelligenza e sobrio sens of humour dimostrando che, nell'ottica di un'ironia incisiva e coinvolgente, si possono affrontare anche argomenti delicati, magari quelli che tradizionalmente si evitano in Tv. Il successo di Fiorello, al di là di qualche immancabile ripetizione dovuta alla lunghezza dello show, è basato sull'eleganza della formula. È la dimostrazione che si può ridere senza ricorrere alla solite volgarità ed alla grossolanità espressiva che impera sul piccolo schermo. Alcune "licenze" Fiorello se le è concesse durante il programma radiofonico «Viva Radiodue». Ma le sue performance televisive sono sempre state all'insegna di un linguaggio e di un'ironia per famiglia. Si apprezza meglio «Stasera pago io, Revolution», se si considera che anche un colosso della comicità come «Zelig Circus» è caduto nella trappola del doppio senso a sfondo sessuale e della facile risata, rinunciando, perché troppo faticoso, ad un'ironia creativa come invece è quella di Fiorello. La prima puntata dello show è stato solo un assaggio: Fiorello migliora con il passar delle puntate, riacquista i ritmi televisivi, differenti da quelli teatrali e radiofonici a lui tanto cari. Mar. Cat.

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