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di ANNA CINZIA TIENI GIACCHE avvitate con fiori sul riverse del collo e chiffon sulla manica ...

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È lo stile Clochard Deluxe della tedesca Eva Jacobs che sabato sera ha vinto la sfida dei giovani stilisti internazionali a confronto promossa dall'Accademia Altieri della Capitale, insieme alla Provincia e al Comune, e con il patrocinio di AltaRoma. L'iniziativa, premiata dal Presidente della Repubblica con la Medaglia d'Argento, ha visto sfilare sulla passerella dello Sheraton Roma sedici talenti emergenti provenienti da diversi paesi. Davanti alla giuria composta da nomi illustri della moda quali Fausto Sarli, Camillo Bona, Franco Ciambella, Laura Pieralisi, Angelo Vitti, Renato Savi, Franco Litrico, Grace Pear, Michele Miglionico e Angela Savarese per Galitzine, hanno calcato la scena lo swing etnico di Ieva Cecina dalla Lettonia, con costumi ispirati al folclore nazionale con giochi di colore dal grigio al verde fino al cremisi e al violetto, il rococò contemporaneo del romano Andreas Di Dio, le stampe a colori vinaccia, nero, fucsia, blu cobalto e giallo ocra con motivi geometrici su lana del napoletano Daniele Di Palo, lo stile anni Settanta dell'inglese Loretta Franklin ispirato alle celebrità dell'era dello «Studio 54» di New York, e l'antichità dei drappeggi greci della piemontese Marta Mautino che fa uso di tessuti grezzi ecrù dove ritornano cuciture evidenti simili ad imbastiture. Quarantotto abiti in tutto, tre per ogni giovane stilista, che alla serata finale della sesta edizione della manifestazione, presentata da Jonis Bascir, hanno portato il tocco dei nuovi talenti della moda. Talenti che subiscono l'influenza di paesi lontani e il fascino degli accostamenti arditi. Si ispirano ai Maya e agli Aztechi i ricami di Sabrina Petretto che riporta dal passato ricami e copricapo caratteristici, alla civiltà egizia il tema della "mummia" esplorato da Daniela Tommasin che con incroci di bendature e geroglifici si è aggiudicata il terzo posto, agli angeli caduti e alla morte la collezione Bizzarre Romance della tedesca Michaela Schonberger in bilico tra la bellezza e la malinconia della vita. E poi c'è l'ispirazione data dall'attualità, dal mondo così come appare nella sua quotidianità, con i suoi aspetti positivi e i suoi problemi. Rimanda con i suoi abiti alla moda della strada la vincitrice del secondo posto, Agata Sanchez Duarte, promettente talento spagnolo che pone l'arte, in tutte le sue manifestazioni, al centro delle sue creazioni. Emergono il giallo, il rosa, il lillà e il violetto dell'inglese Amy Rance che accosta le creazioni degli abiti alle parole che la dislessia spinge a mettere a fuoco. Nasce dall'acqua e dal tempo che scorre la collezione di Elena Racca che colora i tessuti di blu marino e beige crema. Si impone la moda per le donne in dolce attesa negli abiti della russa Natalia Reitere, l'asimmetria nelle proposte di Lucia Esposito, l'informazione distorta nella modernità della statunitense Amanda Coleman e la luce naturale delle creazioni di Ieva Veita dalla Lettonia. Giovani stilisti che hanno superato una selezione di oltre cinquecento allievi provenienti dalle più importanti Accademie internazionali di moda di 40 paesi, per proporre le loro idee, creazioni nate da filosofie diverse, da culture e costumi differenti eppure unite dalla ricerca delle proprie origini in un gioco che alla fine è mediazione tra attualità e aspirazioni.

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