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MANTOVA — «Da Vespa non bisogna più andare: si può esistere fuori dalla politica e noi l'abbiamo dimostrato».

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«Comunque - aggiunge - quel povero disgraziato è costretto a far parlare di musica Rizzo o La Russa, che al massimo avranno sentito la ninna nanna della mamma». La scrittrice dice anche alla stampa di essere stata chiamata da Achille Occhetto «che ha scelto di non andare da Vespa, ma certo non ho pensato di invitarlo qui, noi siamo un'altra cosa. Qui facciamo tutto, ci siamo portati anche i vestiti da casa. A chi mi chiede come mi sento a fare il verso a Bruno Vespa - conclude Ravera - dico che è ingeneroso per lui, povero disgraziato: lui ha i politici, mentre da noi si ride, si cazzeggia e ci si diverte». Cresce intanto il numero di contatti ottenuti dal Mantova Musica Festival, trasmesso in diretta sul circuito di emittenti private Odeon. Il secondo appuntamento del festival è stato visto l'altra sera, almeno per un minuto, da 2.251.991 persone, oltre 250 mila in più rispetto alla prima puntata di martedì (1.992.256 contatti). Ieri sera grande successo per le esibizioni di Paolo Conte e Gino Paoli.

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