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LE PAGELLE DEI PRIMI 11 MOTIVI IN GARA

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Quale migliore biglietto da visita per una rassegna che non ha fatto altro che fregiarsi dell'appellativo di festival della musica giovane? Francesco Facchinetti ha un altro vantaggio dalla sua non è solo il figlio del tastierista dei Pooh) ma è anche un dj. E si sente. Veruska5 Un angelo legato a un palo La ventottenne catanese Veruska, dopo sei tentativi di ammissione al Festival, lega il suo pezzo angelico alla storia di Sanremo, quantomeno come rappresentante dell'ala minoritaria. Non bastano le parole di Mogol per spiccare il volo. Andrea Mingardi & The Blues Brothers7 È la musica Uno dei sodalizi artistici più promettenti della rassegna dà prova di grande professionalità, stile e dedizione totale alla musica. Alla faccia di chi se la fa sotto e invoca garanzie e immunità cantautorali. Si balla e lo show funziona anche in chiave televisiva. Mario Venuti7 Crudele L'amore sensuale e il piglio crudele del cantautore siciliano portano un po' di consapevolezza sul palco. Ma consapevole "veramente". Piace il suo stile e la sua personalità, ma manca l'affondo deciso nella piaga. Neffa7 Le ore piccole Sogna la musica delle ore piccole, l'atmosfera elegante e raffinata di quello swing che ora la discografia cerca di cucire addosso alle varie vocalist di nuova generazione. Troppo trendy, ma l'orchestra ha fatto la sua parte rendendo vintage le architetture sonore di una volta. Paolo Meneguzzi6,5 Guardami negli occhi (prego) Meno caliente del suo interprete, il pezzo sembra non decollare mai. L'arrangiamento rincorre lo standard radiofonico senza il coraggio di osare né sul suo lato melodico, né su quello hip-hop, adagiandosi su una costante sonora e su una scansione dispari del pezzo che non ha nulla di originale. DB Boulevard & Bill Wyman6 Basterà Per chi non se ne fosse accorto c'era una scheggia di Rolling Stones a Sanremo. Proprio così. Già defilato nei Rolling Stones rispetto all'esuberanza di Jagger e Richards, Bill Wyman a prima vista non aggiunge molto all'esibizione del quartetto dance. Stefano Picchi6 Generale Kamikaze Senza... picchi il brano riflessivo di questa edizione. Dritta al cuore della radio, la canzone non esplode al primo ascolto. La riflessione vera è questa: ma siamo proprio sicuri che ascolteremo tutti questi brani in radio? Danny Losito & Las Ketchup6,5 Single Le tre nacchere al pomodoro - si fa per dire - impastano per il dj Losito un coro folkloristico. Lezione di mossette e balli di gruppo per i bimbi. Ai grandi un consiglio: meglio rimanere single. Marco Masini6 L'uomo volante Anche i tradizionalisti e i fanclub vogliono la loro parte. E Masini è da sempre in grado di accontentare lo zoccolo duro del Festival. Un rientro che fa pensare. Morris Albert & Mietta4 Cuore L'accoppiata è posticcia, appesantisce l'arrangiamento e tutto il lavoro di orchestrazione. I limiti dei duetti a tavolino: un pedaggio che il Festival paga anche quest'anno, nonostante l'ansia di rinnovamento.

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