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IL CANTAUTORE SARÀ IN GARA CON «SEI UN MIRACOLO»

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La sua «Sei un miracolo» è piaciuta così tanto a Renato Zero da spingerlo a scrivere uno dei brani del nuovo album del cantautore trentino in uscita il 5 marzo, e a partecipare nientemeno che ai cori della canzone «Pensa a te». Lo ha assistito nelle scorse settimane durante la registrazione nei Forum Studios di Roma e durante l'ascolto del brano in gara al Festival, Zero ha scritto la sua prima impressione su un foglietto: «Mi accordo». Due parole che, come un vaticinio, sono apparse a Groff il titolo perfetto per l'intero album. Dal diploma in pianoforte e lo studio dell'oboe e del violoncello all'attrazione per il brit-pop: Daniele Groff torna a Sanremo con una rock-ballad «scritta per una ragazza in particolare ma dedicata a molte persone che sento vicine. Un brano sull'importanza dei rapporti umani, per spiegare come la vita sia tutta in un abbraccio». Non a caso l'exploit dell'artista trentenne arriva nel '98 con il brano «Daisy» in pieno boom Oasis, tra ammiccamenti, capigliatura e sonorità molto vicine a quelle proposte dai fratelli Gallagher. Il richiamo di Londra è ancora molto forte e cinque brani del nuovo album sono in inglese: «Un progetto ambizioso, ma al tempo stesso naturale, sulla scia di quello che ho sempre suonato. Ho girovagato nei parchi di Londra con la mia prima chitarra e a Regent's Park, assorto, sono persino rimasto chiuso dentro. D'altronde se non miri alla luna, non puoi neanche vagabondare tra le stelle». Con l'orchestra diretta da Leonardo De Amicis è nata una bella complicità - a detta di molti artisti in gara - basata sulla disponibilità e sulla professionalità. «Se è vero che l'orchestra tende ad uniformare il tutto, io ho cercato a tutti i costi di ottenere un impatto simile a quello del disco, grazie alla presenza sul palco dei due chitarristi elettrici Marco Bosco e Costa Paganelli». Superato l'esame di Mogol per quanto riguarda il testo, Groff ha commentato: «Durante la permanenza al Cet, mi sembrava sciocco non sfruttare il padrone di casa. Temevo il suo giudizio, perché mi è sembrata una persona schietta e dura, ma, alla fine, credo di aver superato positivamente l'esame Mogol. Una cosa sola gli ho contestato: come fa a parlare di scuola e di studio uno che il talento ce l'ha ed è un dono di natura?». Per la serata del venerdì Groff ha scelto di fare un omaggio a sua madre, con una delle sue canzoni preferite, «Una lacrima sul viso». «Conserverò il ritmo dell'originale perché è quello che la gente vuol sentire, ma soprattutto perché a metà canzone entrerà Bobby Solo».

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