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di SALVO ESPOSITO MILANO — Sfilano Dolce & Gabbana in una immaginaria hall di un albergo ...

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Gli stilisti propongono una donna erotica a volte androgina, a volte iperfemminile con velette, guanti, pellicce e super ingioiellata dal passo felino, come quello di Nadia Auerman che è ritornata a sfilare dopo anni di assenza. Con lei ci sono Eva Herzigova, Stella Tennant e la quindicenne Riley Keough nipote di Elvis Presley. In pedana le modelle ancheggiano nelle gonne di velluto e pizzo ma anche nei pantaloni in principe di galles con piccole nervature di broccati. La donna Dolce & Gabbana è spendacciona, indossa cappottini leopardati e per sedurre la sera si fascia in raffinati abiti lunghi intarsiati con tulle e pizzo. In prima fila, arrivata direttamente da Sanremo c'è Simona Ventura, più in là una una smagliante Fanny Ardant. Il finale è un tripudio sexy con tanto di impudiche mutandine. Per Blugirl, Anna Molina, disegna invece una fanciulla bon ton interpretata dalla contessina Beatrice Borromeo, «la piccola donna» come la definisce la stilista, che passeggia durante una nevicata a New York. E dal baule della mamma «ruba» gonne vintage al ginocchio, di taffeta o con balze di chiffon impreziosite da piccoli Swarowsky tanto care alle Veline Giorgia Palmas e Elena Barolo e a Caterina Balivo, valletta di Casa Rai Uno, presenti nel parterre. Gli abiti di voille sono accostati a soffici piumini dai colli in pelliccia, le sciarpe sono guarnite da pon pon e si portano su avvolgenti pullover in lana. Le notti da fiaba si illuminano a festa con abitini di pizzo impreziositi da gechi di strass scintillanti. Aria di fine Ottocento nella collezione di Etro. Ma anche di inizi Novecento, dall'Art Nouveau fino al post moderno con riferimenti storici a Leon Bakst disegnatore dei costumi del balletto russo per una donna decisa che ama mischiare capi da sera con quelli da giorno. Belli i cappotti-vestaglia in stile dannunziano abbinati a gonne ballerine con frange di pizzo. La donna etro che girovaga tra Budapest, Praga e Parigi ostenta mega spille ricavate dai coperchi di zuccheriere di porcellana. Il debutto di Stefano Guerriero per Maska è stato un grande trionfo. Lo stilista ha ripescato nell'archivio della casa di moda bozzetti degli anni '70. Capo simbolo della collezione sospesa tra giorno e sera, elegante e sportivo , il cappotto trattato come un abito per le grandi occazioni: dallo stile militare affiora magicamente il plissè.

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