Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di GABRIELLA SASSONE SCARPE fatte con le cravatte, gioielli-scultura e cappotti-thai.

default_image

  • a
  • a
  • a

Lo shopping nella capitale si fa in galleria. «ArteModa a San Valentino» si chiama la mostra inaugurata alla «Ca d'Oro» di Gloria Porcella, in piazza di Spagna (aperta sino al 20 febbraio). Ed ecco i cappotti patchwork orientaleggianti di Tara Haggiag, realizzati in esclusiva a Milano per Azada che li vende solo a New York da «Henri Bendel's» (sono noti in tutto il mondo e amati da Rosanna Arquette, Courteny Cox, Ashley Judd e Bai Ling). Le deliziose scarpe haute couture sono fatte da Angela Discacciati con vecchie cravatte da uomo drappeggiate ai piedi delle donne. Reperibili, centellinate, solo a Londra da «Allegra Hocks», a Milano da «Le Solferine», a Torino da «Shoeco». I gioielli in argento, oro e pietre preziose (smeraldi, zaffiri blu e gialli, giade) sono opera della palermitana Manuela Fecarotta e si trovano da «Barneys» a New York e al «Loft di Corimbo» a Palermo. Costano dai 300 euro ai 4mila. Il tutto accompagnato dai busti in ceramica patinata (2mila euro l'uno) della romana Anna Maria Angelucci. Sono un'esplosione di colori dagli accostamenti azzardati, i cappotti della Haggiag ispirati dalle culture orientali nell'eleganza e nei tessuti, tutti filati a mano in Vietnam, India e Thailandia. «Sanciscono il matrimonio tra la bellezza esotica dell'Oriente e le rifiniture dell'alta moda dell'Occidente. Sono una combinazione di design e personalità, in linea con la donna che sa essere dolce e forte, coraggiosa e sicura di sè», spiega Tara, il cui nome d'origine buddista significa Dea della saggezza e della compassione. Il bello è che si possono indossare sia con i jeans che per una serata di gala. Alla «Ca d'Oro» si acquistano a 550 euro. Incantano le scarpe, i sandali e i sabot di Angelica Discacciati, fiorentina che vive a Roma e si è formata a Londra alla «Saint Martin's School of Art» con tanto di Master al «Royal College of Art» dove studiava col «cappellaio matto» Philip Treacy. «Le scarpe sono sempre state la mia passione. Parto sempre dai dettagli: il tessuto di una cravatta jaquard accostato ad orecchini anni '60, un foulard vintage che rinasce trasformato in scarpa da sera moderna con la fibbia che è un bottone o un nastro di passamaneria. Mi diverto a cercare materiali insoliti a Portaportese come a Portobello, nel retrobottega di un artigiano o nei negozi di modernariato», racconta Angelica che ha lavorato per Chiara Boni, Valentino e Laura Biagiotti. È del '92 la sua prima collezione di scarpe col marchio «ADD» (Angelica Discacciati Design). Costano dai 260 ai 320 euro. «Il mio desiderio di creare gioielli si è trasformato negli ultimi tre anni in una vera e propria professione. Produco tre linee. Realizzo tutto a mano usando una lastra unica che rende ogni pezzo una scultura che si modella sul corpo», spiega infine Manuela Fecarotta. (Nelle foto di Pizzi in alto da sinistra in senso orario: Angelica Discacciati, Romina Power con la figlia Romina, Tara Haggiag e Umberto Zocca con Marion Franchetti, presenti all'inaugurazione).

Dai blog