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A SOLI quattro anni dalla prima sfilata di moda europea nel Paese, oggi il Kuwait rappresenta la nuova ...

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Nata soltanto nell'aprile 2002 dall'ambizione di uno sheikh poco più che trentenne ma con il fiuto per gli affari, Villa Moda a Kuwait City è diventato molto più di un negozio di moda italiana. È il centro dello shopping di lusso del Paese. Villa Moda riunisce per il 90 per cento marchi italiani, come Gucci, Prada, Fendi, Ferragamo, Marni, Bottega Veneta, ma anche stranieri come Ysl, Christian Dior, Balenciaga, Comme des Gargons. Chi entra a Villa Moda, cerca, trova e soprattutto compra. «I nostri clienti vengono qui con un'idea ben precisa, comprare, non guardare le vetrine», spiega Valerio Grasselli, direttore commerciale di Villa Moda. «Abbiamo tra i 200 e i 250 clienti al giorno tra sceicchi, Vip e la classe medio-alta della popolazione». Lontana dalle direttrici principali dello shopping di Kuwait City, questo contenitore di 23.000 metri quadri per 40 metri d'altezza si affaccia sul porto della città in una zona isolata dal centro. Chi arriva fino qui, lo fa seriamente intenzionato a mettere mano al portafogli. «Villa Moda è un contenitore di grande modernità, unico nel suo genere in una nazione che sta rinascendo dopo la fine di un lungo periodo di tensioni», spiega Grasselli . Ma soprattutto è un investimento da 40 milioni di dollari. Le donne kuwaitiane sono tradizionalmente più libere nel vestiario rispetto alle loro vicine nel Golfo, spesso non indossano il velo, hanno una predilezione per i colori e sono attente agli accessori.. «I kuwaitiani sono informatissimi, gente che viaggia molto e conosce mode e tendenze. Vogliono trovare qui ciò che è esposto nelle vetrine a Milano o a Parigi». Il pubblico kuwaitiano, e non solo, è entusiasta. «La clientela kuwaitiana ha diminuito gli acquisti all'estero e viene qui». Nel 2003 il fatturato di Villa Moda ha visto un aumento del 35 per cento rispetto all'anno precedente, spiega Grasselli senza far trapelare i numeri. Circa l'85 per cento dei clienti sono kuwaitiani, il resto sono arabi da altri Paesi del Golfo. Tuttavia Grasselli afferma che Villa Moda offre anche una vasta gamma di prodotti accessibili a una clientela «più modesta». La fama di Villa Moda ha raggiunto velocemente gli altri Paesi del Golfo, Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, dove il gruppo ha consolidato un portafoglio clienti che vengono regolarmente in Kuwait per i loro acquisti o fanno ordinazioni a distanza. Villa Moda agisce anche da filtro della moda verso la regione, adeguando lo stile europeo ai gusti e alle tendenze locali. «Acquistiamo più capi estivi e leggeri per tutto l'anno, visto il clima della regione. Inoltre abbiamo realizzato alcuni progetti mirati in collaborazione con le case di moda, come i kaftani disegnati da Prada appositamente per noi. In questi casi è sheikh Majid al Sabah il motore del progetto». È lo sheikh, appartenente alla famiglia dell'emiro del Paese, la forza motrice dietro Villa Moda. Giovane e intraprendente, sheikh Majid si intende di moda e partecipa assiduamente alle sfilate delle griffe. Con il suo progetto è riuscito a coprire circa l'80 per cento del mercato dell'alta moda nel Paese. Fuori dall'ombrello di Villa Moda rimangono solo Max Mara, che in Kuwait ha una lunga tradizione, Valentino, Blue Marine. Villa Moda sta ora diventando una catena in franchising. Ha già aperto un nuovo centro a Dubai e sarà presto in Qatar, Bahrein e India.

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