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Giorgio Croci collabora anche al progetto per il consolidamento e il restauro di due dei principali monumenti ...

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La prima è un'opera ancora in gran parte da scoprire, ricca di mosaici e affreschi. «Per poter portare avanti gli scavi - dice Croci - occorre risollevare, con un sistema di martinetti, e rimettere in sesto, la volta della galleria principale che guarda il Circo Massimo. Opere di consolidamento e rinforzo saranno progettate per la Domus Tiberiana, le cui arcate sono visibili anche dal Foro Romano. I resti dell'edificio, alti fino a venti metri, sono imponenti. Ma è in pericolo la stabilità del complesso: potrebbero prodursi gravi dissesti nelle pareti a strapiombo, se non giungono con urgenza i necessari finanziamenti». A Napoli, Croci lavora a un progetto di recupero tra i più importanti d'Europa: quello dell'Albergo dei Poveri, una regale utopia settecentesca, tipica dell'assolutismo illuminato, tradotta in una maestosa forma architettonica. Progettato nel 1751 da Ferdinando Fuga su incarico del re Carlo III di Borbone, ha un lungo passato di degrado. Il professor Giorgio Croci è capogruppo, insieme con l'architetto francese Didier Repellin, di un team che ha vinto il concorso indetto dal Comune. L'imponente facciata, lunga 384 metri, è una versione ridotta di quella, lunghissima, sognata da Carlo III che l'avrebbe voluta di seicento metri. L. D. A.

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