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di ASSIA BAUDI DI SELVE PILE di camicie perfettamente allineate.

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Nulla a che vedere con l' eccentricità delle recenti passerelle di Firenze e Milano. Ma questo è un vanto: niente è più elegante dello stile classico e sobrio, di una giacca casual chic, in tweed dal motivo spigato, di un rigoroso monopetto in grisaglia o gessato, o di una camicia, celeste come tante, ma con un quasi invisibile disegno a minuscoli quadretti che caratterizza il tessuto Oxford in armatura tela e lo contraddistingue. Tutto rigorosamente cucito su misura. E a domicilio. Firmato Montefoschi. Il negozio che porta il nome dello scrittore romano, autore de «La casa del padre», Premio Strega 1994, veste una clientela attenta ai dettagli. Stranieri raffinati che apprezzano il made in italy artigianale e professionisti romani, dai quarant'anni in su, che non hanno tempo da perdere. Il sarto li raggiunge dove vogliono, con tanto di modelli e campioni di tessuti inglesi e italiani, tra i quali quelli di Loro Piana, e dopo quindici giorni i capi sono pronti. Camicie, completi e persino cravatte, in seta lana e seta o cachemire, tinta unita o con micro fantasie, a volte più lunghe rispetto ai 150 cm convenzionali se rotondità di troppo obblige. Francesco Martinelli (nella foto) e Gianluca Montefoschi hanno aperto i battenti di via Francesco Crispi 93 due anni fa, puntando sulla camiceria sartoriale. Dopo poco hanno deciso di ampliare la loro attività e dedicarsi alla fattura di giacche e pantaloni, visto l'interesse crescente, il grande ritorno del su misura. E da due mesi offrono il servizio a domicilio, gradito soprattutto da avvocati e notai. Le camicie a un bottone, con collo mezzo francese o collo italiano e con polso gemelli vanno per la maggiore. Le fantasie, se ci sono, sono discrete: righe sottili o quadretti. Finiti i tempi dei due bottoni, tutt'altro che eleganti. Le iniziali ricamate a mano sono un must. Peccato però che qualcuno richieda il nome scritto per esteso, scivolando nel cattivo gusto. Il twill, il così detto tessuto diagonale, è intramontabile. Quest'estate sarà tempo di cotone, lino, voile e fil-à-fil leggerissimo su popeline. Le uniche stravaganze: le sahariane e i colli coreani. Quanto ai completi, regna sovrano il classico monopetto a tre bottoni, soprattutto misto cachemire d'inverno, e tasmania d'estate, quella lana pregiata di eccezionale finezza e leggerezza che arriva dall'omonima isola al sud dell'Australia, seguito dal serioso doppiopetto con punto a lancia e 4 bottoni, gessato, scuro o in versione blazer blu su pantaloni grigi.

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