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di ANTONIO SPINOSA PRINCEPS o imperator? Questo è il dilemma per Ottaviano che si proclamava ...

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le vie, le piazze lo celebrano in quanto Augusto imperatore, e recentemente anche la Tv ne ha dato l'annuncio come «il primo imperatore». Tuttavia non è finita su questa china poiché or ora anche un grosso tomo edito da Utet è esplicitamente intitolato a «Cesare Augusto Imperatore». E ne sono autori Luciano De Biasi e Anna Maria Ferrero. Quando il già potentissimo antico romano estese le sue conquiste fino al Mar Rosso, il Rubrum mare, assorbendo anche l'Egitto sebbene già lo amministrasse in proprio come un faraone, parlava lui stesso di impero: «Aegyptum imperio populi Romani adieci», aggiunsi l'Egitto all'impero del popolo romano. Ma se si impero si trattava, la cosa valeva soltanto dal punto di vista militare, e non certamente sul terreno della politica dove tutto doveva svolgersi con maggiore prudenza. E difatti Mecenate non mancava di dirgli: «Se accettando l'onore del supremo governo, lascialo e agisci sotto quello di Cesare. Così non sarai esposto ad alcuna invidia». Ottaviano si comportò abilmente, per cui da un lato egli appariva come il fondatore di un novus status, di una nuova forma statale, dall'altro lato ascriveva a se stesso il merito di aver rinsaldato le basi della res publica per averla salvata dalle inutili stragi, cioè dalle guerre civili, e averne fatto, come si faceva sempre più comunemente e semplicemente chiamare con quel rassicurante termine antico di princeps, ma princeps senatus e non princeps civitatis, il che confortava i cittadini che non amavano l'idea di un capo assoluto. Ma Tacito scopre un po' gli altarini in tutta questa messa in scena. Egli condanna Ottaviano. La dominatio di Cinna e di Silla, scrive, fu breve; la potentia di Crasso passò presto nelle mani di Cesare; infine Ottaviano, con il titolo di princeps, assunse il potere supremo dello Stato, cioè l'imperium. Ed è così chiarito l'arcano fra un princeps che in realtà era un imperator. C'è comunque da fare una ulteriore distinzione. Come comandante militare il giovane Ottaviano era stato chiamato dux, anche se dux sacratus, secondo l'adulatoria espressione di Ovidio, disponendo ormai del comando esclusivo dell'esercito. Egli così era princeps per i senatori, imperator per i soldati e divus per tutti. Ma per l'eternità veniva fissato nelle sembianze di imperator in una statua marmorea, che sarà chiamata di Prima Porta, custodita nella elegante villa della moglie Livia sulla Flaminia, appena fuori Roma. I poteri di princeps, tuttavia, collegandosi alle forme repubblicane, non si erano mai visti adunati nelle mani di una sola persona come avveniva con Ottaviano. Anzi con Augusto che Orazio chiamava maxime principum. Si può concludere affermando che era già cominciata l'età imperiale sotto la denominazione di principato, a conclusione di un lungo autunno della repubblica.

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