Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di GABRIELLA SASSONE È UNA storia d'amore vera e consolidata nel tempo, quella tra il cinema e la couture.

default_image

  • a
  • a
  • a

Stasera, alle 20.30, al teatro 20 di Cinecittà va in scena un «Cine Fashion Creative Stage». Una serata da fiaba tra couture e film, organizzata con la scuola di moda e portamento di Latina «Almadela». Suggestiva e magica sarà la sfilata cinematografica: modelle e modelli faranno rivivere le atmosfere di film storici portando in passerella i costumi de «La Dolcevita», «Giulietta degli spiriti», «Così imparai ad amare le donne», «Cleopatra», «Vacanze Romane», «Gilda» e «C'era una volta in America». Sullo schermo passeranno le immagini delle pellicole mentre il maestro Stelvio Cipriani interpreterà al piano le relative colonne sonore. Ma non è tutto: il costumista Luigi Bonanna porterà in anteprima assoluta alcuni costumi di Anna Galiena utilizzati per il film «Masaniello», nelle sale a giugno, e gli abiti sfoggiati da Barbora Bobulova per la fiction di Lizzani «Maria Josè: l'ultima regina». Non mancheranno abiti moderni delle ultime collezioni di quattro maison capitoline: Marinella Esposito, Biagio Belsito, Litrico e Filippo La Fontana. La serata-evento servirà anche a presentare le nuove proposte formative della NUCT. Cinque corsi serali, dal lunedì al venerdì, di Fonico di presa diretta, Segretaria di Edizione, Fotografo di scena, Portamento e Trucco cinematografico (questi ultimi due comprendono lezioni pratiche come posa fotografica, video-acting e passerella). Per la gioia delle fashion-victims più giovani, invece, sono andati in scena l'altra sera sulla passerella dell'Art Cafè di Alberto Altigieri, 21 modelli della collezione invernale di «Miss Money Money», attualmente nei negozi. La griffe, ideata nel 1996 da Olga Menasci e Alessia Sermoneta che è anche la stilista, produce un total-look con materiali innovativi indirizzato alle fanciulle attente alle novità. È distribuita in Italia, Europa, Medio, Estremo Oriente e addirittura in Australia. Leit-motiv degli abiti pret-à-porter, le bretelle che accompagnano gonne lunghe e pantaloni. Si utilizzano sia indossate stile salopette, sia lasciate libere di cadere fino ai piedi, come detta il trend del momento. In pedana, un girotondo di giacche corte o lunghe da abbinare a gonne e minigonne mozzafiato, pantaloni e maglie con maniche che si sfilano. I colori sono grigio, arancio, rosso, nero. Le più sbarazzine stravedono per la pellicciotta ecologica rossa con venature di nero. Si chiude con abiti eleganti in tessuti di seta, declinati sempre in nero, grigio perla e rosso. (Nella foto di Claudio Leone un modello Miss Money Money)

Dai blog