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di CARMINE MASTROIANNI MIGLIAIA di bottiglie di ottimo vino sono state stappate in questi giorni ...

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E se vi dicessi che a deliziare il palato di molti intenditori sono stati anche vini come il Mulsum, il Carenum o il Turriculae? Ebbene in molti cenoni di capodanno sono stati serviti gli stessi vini che duemila anni fa il grande Giulio Cesare gustava durante la guerra gallica. Per poter assaggiare queste specialità dell'enologia latina bisogna recarsi nell'odorosa e solare terra di Provenza. Nei pressi della cittadina di Beaucaire, la romana Ugernum, a metà strada fra Nîmes e Avignone, sorge una pittoresca «villa rustica» del '600 chiamata Les Mas Gallo-Roman des Tourelles. Qui un corpulento e baffuto enologo di nome Herve' Durand è riuscito a ricreare tre dei vini più diffusi in età romana nella Gallia Narbonese. Gli affari gli vanno talmente bene che nel solo 2003 ha venduto ad esperti e curiosi di passaggio oltre diecimila bottiglie. Il costo di ogni bottiglia - i romani usavano le anfore - è abbastanza accessibile. Si va dai 10 euro del Mulsum ai 12 del Carenum, sebbene Cesare li acquistasse ad un prezzo dieci volte inferiore, appena 2 sesterzi ovvero 1,6 euro al cambio attuale! Questa fortunata idea venne a monsieur Durand una ventina di anni fa quando nei pressi della sua tenuta, lungo l'antica via Domitia che collegava l'Italia con la Spagna, gli archeologi francesi del Cnrs riportarono alla luce una villa romana di produzione con centinaia di anfore e oggetti che servivano a preparare e trasportare il vino in tutto l'impero. Ma quali sono le caratteristiche di questi vini? Sono preparati all'antica maniera gallo-romana: l'uva viene pestata con i piedi o con macchinari di legno uguali a quelli di duemila anni fa. La fermentazione viene effettuata in grossi contenitori di terracotta chiamati dolia in cui il succo d'uva acquista la consistenza di uno sciroppo. Il Carenum è un rosso dolce. Il Mulsum invece viene aromatizzato con miele e spezie. Il Turriculae è un delizioso bianco secco dal sapore di prugna. Per saperne di più: www.tourelles.com e… à votre santé!

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