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di ANTONIO ANGELI CHE pasticcio il «Sandokan» televisivo degli anni '70: ispirato ai romanzi ...

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Eppure l'effetto finale è godibilissimo e ha una indiscutibile compattezza narrativa. D'altronde lo sceneggiato tratto dai romanzi di Emilio Salgari prodotto e trasmesso dalla Rai, sei puntate per un totale di oltre cinque ore di intrattenimento che ora esce in dvd, ai suoi tempi nel 1976, fu un vero evento mediatico. 27 milioni di telespettatori e una miriade di annessi e connessi: se ne trassero due film per il cinema, album di figurine, giocattoli e poi bicchieri, piatti, orologi, magliette tutti con stampate le facce dei protagonisti. Merito dell'indiscutibile professionalità del regista, Sergio Sollima, che affrontò l'impresa con piglio decisamente cinematografico. Sollima, con alle spalle una solida esperienza di film ultrapopolari («Maciste contro lo sceicco», 1961; «La furia di Ercole», 1962; «Ursus gladiatore ribelle», 1963), puntò alla realizzazione di un prodotto tecnicamente ben fatto e godibile per la più ampia fascia di spettatori. Merito anche della fotografia suggestiva di Marcello Masciocchi, uno dei grandi tecnici del cinema italiano. E merito soprattutto di un cast scelto con cura: tutti bravissimi. Soprattutto l'indimenticabile Adolfo Celi, dallo sguardo penetrante e dalla recitazione misurata. Bravi Philippe Leroy, Andrea Giordana, Carole André e bravo anche Kabir Bedi-Sandokan che non riuscì mai a superare la statica piattezza del protagonista, ma comunque diede prova di ottima professionalità e in più con il suo fascino fece sospirare le italiane. Questo «Sandokan» (3 dvd venduti singolarmente al prezzo di 9,99 euro, ognuno con due puntate, casa editrice Elle Multimedia) ha l'innegabile merito di mettere d'accordo tutta la famiglia: piace a uomini, signore e bambini.

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