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di JERRY BORTOLAN GLI STILISTI Hanno lanciato linee per profumi, occhiali, piastrelle per ...

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Ma nel Compcet-store di Giorgio Armani a Milano, non solo alta moda e Fashion, ma anche delizie per il palato. Per parlare di questo ormai dilagante interesse per la cucina e di dolci, abbiamo incontrato lo stilista, durante una pausa per il Lunch da Nobu, il ristorante situato al primo piano del suo mega-store. Nobu, per chi non lo conosce, è il celebrato chef giapponese con radici che affondano nella cultura gastronomica «nippo-peruviana». Che Giorgio Armani ami la cioccolata, ormai lo sanno tutti, in una recente intervista dichiarava «di non resistere davanti ad un cioccolatino e che è la droga più innocua e paradisiaca con effetti benefici sull'umore di una persona» e ci confida che, nella linea Armani/dolci, è il cioccolato a farla da campione. Per rendersi conto di quanto afferma, basta passare per Via Manzoni, per vedere nelle vetrine, oltre i modelli delle sue creazioni, anche forme stilizzate di cioccolata griffata. Mentre si destreggiava Tra un Sashimi e un Brodo di Akadashi, il vulcanico stilista ci racconatava di come è passato a proporre anche una linea di dolci. Dal Panettone farcito e a tiratura limitata, «vestito» in una confezione sorprendente; dai Dragees ai Napoletani, al tè ed al caffè. Nei Dragees, mandorle tostate, nocciole e chicchi di riso ricoperti di cioccolato e caramello danno vita a 7 diverse fantastiche delizie. Scatole golose di forme rettangolari di varia grandezza, con un cordoncino nel quale è inserito un portachiavi per contenere la gamma dei prodotti. Armani afferma che «Al morbo o al contagio del piacere che dà un piatto particolare, soprattutto un dessert a base di cioccolato in tutte le salse, ormai nessuno è più immune. Non ci sono antitodi, anche i più integerrimi salutisti, quelli della foglia di sedano per intenderci, per rimanere in linea, abdicano alla lussuria del gusto».

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