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SCODELLE d'argento, collari e guinzagli firmati, profumi: a Parigi sotto gli alberi del Natale 2003 ci ...

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È un trend sempre più appariscente. Sotto il profilo consumistico il Natale alle porte non si profila da boom nella capitale francese, soprattutto per i negozi di abbigliamento. Si teme una flessione di almeno il 5-6% rispetto alla frenesia spendereccia delle feste di fine 2002. Ma il business dei regali di marca per il migliore amico dell'uomo è in vistosa controtendenza. Anche Gucci ha fiutato l'aria, si è trasformata in una specie di Santa Claus dei quadrupedi ed eccola offrire una linea di scodelle in argento, vendute a prezzi che vanno da 735 a 1.500 euro. Non da meno Vuitton: 1.300 euro per un completo griffato con sacchetta da viaggio, guinzaglio e collare, 900 euro per un morbido, sofisticato cuscino. Incontrano un crescente successo (e non sorprende: in Francia ci sono circa otto milioni di cani) anche i profumi. Uno dei più popolari si chiama «Oh my dog». L'ha lanciato a fine 2000 la società «Dog Generation». Al giorno d'oggi non è più una esclusività di città ricche, snob e sprecone come Parigi. A Parigi non ci sono ad ogni modo soltanto le boutique di lusso a fare dell'astuto marketing canino. Da qualche mese alcuni alberghi a cinque stelle (incominciando dal maestoso Crillon di Place de la Concorde) offrono ai cani un'accoglienza Vip: medagliette con inciso il nome, ossa in pelle di bufalo, menù variegati da leccarsi i baffi, persino assistenza veterinaria bilingue (in francese e inglese).

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