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SONO 5.

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È questo il nuovo lessico della stampa quotidiana, che comprende formazioni di nuovo conio o derivate, internazionalismi, forestierismi, tecnicismi e neologismi d'autore, mettendo in evidenza l'opera di diffusione e di influenza esercitata dai giornali nella lingua italiana dell'uso, soprattutto nella loro veste di fonte scritta. L'elenco completo delle 5.059 nuove parole sarà presentato oggi alle ore 17,30, a Roma presso l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, da Tullio De Mauro, Enzo Golino e Luca Serianni, coordinati da Tullio Gregory. L'originale lista compone il volume «Neologismi quotidiani - Un dizionario a cavallo del millennio», (1998-2003), pubblicato dall'editore Olschki. Saranno presenti gli autori: Giovanni Adamo, ricercatore presso l'Istituto per il Lessico intellettuale europeo e storia delle idee del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Iliesi-Cnr), e Valeria Della Valle, docente di linguistica italiana all'Università di Roma La Sapienza. «Per quanto fortemente aggredita dalla potenza, non solo tecnologica, della cultura e della lingua angloamericana, la lingua italiana attuale mostra segni evidenti di vitalità e reattività», commentano Adamo e Della Valle. Il lavoro di scelta e raccolta delle nuove formazioni linguistiche è basato sulla lettura sistematica di 33 quotidiani nazionali, da quelli di maggior diffusione a quelli che documentano le principali realtà regionali italiane e le più rappresentative tendenze politiche e sociali, negli anni compresi tra il 1998 e il 2003, per un totale di 10.710 citazioni giornalistiche. Ogni voce del dizionario è accompagnata da un'analisi linguistica e tipologica che esamina gli elementi che hanno determinato la formazione di ciascun neologismo. Il volume, imperniato sulla produzione scritta dei giornalisti, è uno strumento di riflessione per coloro che lavorano nel settore della comunicazione: in primo luogo i giornalisti stessi, ma anche i mediatori linguistici, traduttori, interpreti o divulgatori. L'opera si rivolge, naturalmente, agli studiosi della lingua, ai grammatici e ai lessicografi, ai docenti e agli studenti delle scuole e dell'università, o a chi apprende l'italiano come lingua straniera. Il quadro rappresentativo del cambiamento storico e sociale dell'Italia alla svolta del millennio ne fa una lettura interessante e divertente per chi ama seguire da vicino le vicende dell'Italia di oggi. R. C.

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