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Puppa, marito della tragica Alcesti romba via con un duemila 16 valvole

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Professore di Storia del teatro e dello spettacolo alla Ca' Foscari di Venezia, ma anche studioso e critico, scrittore ed autore, Paolo Puppa trova il suo "divertimento" nell'insegnamento di un corso di drammaturgia nel quale invita i suoi allievi a scrivere l'atto che manca, dopo la fine, di ciascuna pièce. Da qui sono nati i due testi proposti da Puppa a Palermo, non solo come autore e regista, ma anche come attore: «Abramo» e «Alcesti». In «Abramo» ha coinvolto gli spettatori in una sorta di trance, con il respiro, la sofferenza e lo sguardo di un personaggio carico di emozioni agghiaccianti. Col il capo coperto dal tallit, quello del patriarca, simile al mantello sacro, ha catalizzato l'attenzione con un ricordo perverso, dove l'emozione lascia il posto al riso, dove il dramma si tinge di fine umorismo. Questo professore veneziano non si propone soltanto come un sarcastico ed attento autore, ma come un grande attore che appassiona alle sue perfermances. E la stoffa dell'attore è ancora più evidente nell'«Alcesti», nel quale Puppa non riscrive soltanto l'atto mancante dopo la fine della tragedia di Euripide, ma impersona Admeto, il marito di Alcesti, trasformato in un uomo del nostro Nord-Est, con la fabbrichetta e gli operai extracomunitari, tutti in nero, che beve continuamente wisky, ma di puro malto perché non ubriaca, con la villa e la duemila sedici valvole supercompressa. Il personaggio si rivolge agli spettatori, ma soprattutto ad Ercole che gli ha fatto questo grande regalo: è andato a riprendergli Alcesti nell'Ade. Ed Admeto si chiede perché, perché Ercole non ha pensato ai casi suoi, perché ha voluto scontrarsi con il destino e il fato, perché non ha voluto lasciarlo "sconsolato" vedovo, ma tranquillo. Una storia piena di umorismo, ma anche di attualità e di drammaticità grottesca, sul rapporto di coppia. Una pièce che ha conquistato il pubblico del Biondo, ed ai loro ripetuti applausi corrispondono anche quelli di Luca Ronconi che ha trovato Puppa un interprete eccezionale.

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