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di MARIDA CATERINI Esordio destinato a far discutere, quello di ieri sera di «Raiot, ...

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Ma più che di satira si è avuta la sensazione che la Guzzanti si fosse lanciata in una serie di comizi concitati, per spiegare ad un pubblico, a suo parere dimentico dell'informazione, quello che è accaduto negli ultimi tempi. Ovviamente sotto un'ottica personale. La trasmissione, infatti, è stata caratterizzata da una serie di monologhi della padrona di casa, intervallati dalle parodie di Berlusconi, dove i bip ne coprivano alcune parole, di Barbara Palombelli, del presidente della Rai Lucia Annunziata, che la Guzzanti ha definito un capo senza alcun potere decisionale. E ci si meraviglia che l'interessata l'abbia trovata di suo gradimento. Sotto tiro ovviamente la politica, i comici, considerati gli unici a cui affidarsi per comprendere quanto avviene in Italia e nel mondo. Il bersaglio Berlusconi è stato il filo rosso della puntata. La Guzzanti, con battute abbastanza provocatorie, alla Luttazzi, ne ha raccontato l'inizio della carriera, la creazione della Fininvest, la discesa in campo. Tra le parodie anche quelle dei programmi «Chi vuol essere milionario», divenuto «Chi vuol essere informato» e «Porta a porta». Una intervista al finto ministro Gasparri, interpretato da Neri Marcorè, ha reso ancor più dura e provocatoria la portata di una satira nelle cui battute era evidente uno studio preventivo ed unilateralmente organizzato, con un lungo lavoro di informazione.

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