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Le bambine si chiamano Armani, i maschietti Timberland

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Un fenomeno che sembra sempre più diffuso negli Stati Uniti, dove vivono bambini che rispondono al nome di l'Oreal, Chevrolet o Armani. È quanto emerge da una curiosa ricerca di uno psicologo americano, il dottor Cleveland Evans della Bellevue University del Nebraska, riferita dalla Bbc on line. Una indagine, avverte l'esperto che da 25 anni studia i nomi dei bimbi americani, che ha però un valore scientifico e non è solo una curiosità. Nei nomi scelti per i bebè si nascondono infatti i desideri e le aspirazioni inconscie dei gentori. L'esperto ha scoperto che il mondo dell'automobile rappresenta una buona fonte di ispirazione: 22 bambine sono registrate all'anagrafe come Infiniti (marchio statunitense di auto di lusso), 55 bambini rispondono al nome di Chevy (comune diminutivo per Chevrolet) e cinque femminucce si chiamano Celica (modello sportivo della Toyota). Il ricercatore ha scovato anche sette ragazzi che si chiamano Del Monte, come la multinazionale alimentare, e 49 Canon, come la famosa marca di macchine fotografiche, fotocamere e oggetti elettrici e di nuova generazione digitali. Anche il mondo della moda è ben rappresentato: ben 300 bambine si chiamano come il nostro stilista Armani (che una volta di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, dimostra quanto sia popolare e amato anche oltreoceano), e per i maschietti sei Timberland (il marchio celebre soprattutto per le scarpe) e sette Denim (il jeans non tramonta mai). In alcuni casi, spiega Evans, sembra che alcuni genitori avessero in mente qualcos'altro al momento del parto: sei sono i bambini che rispondono al nome di Courvoisier, un famoso cognac. A dettare le scelte, spiega l'esperto, è il desiderio dei genitori di rendere i propri figli «speciali», differenti dagli altri. E chiamarli con un nome come Armani o Chanel, prodotti associati al lusso e all'esclusività, rappresenta un augurio per il bambini e riflette il desiderio inconscio di alcune famiglie per un'esistenza più agiata.

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