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Nuovi e vecchi sapori, ghiottoni al salone del cibo

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È il «Salone del cibo», l'evento che si terrà dal 21 al 23 novembre alla Fiera di Roma. La moda del mangiar bene impazza ormai in tutta Italia ed è diventata un'occasione imperdibile per fare business. Anche se ci capita di «tradire» la buona cucina con i piatti pronti, poi la domenica si va a caccia del ristorante tipico, per imparare a ritrovare i piatti della nonna. Così nel Belpaese la voglia di soddisfare i piaceri della tavola non può fare a meno di legarsi ai prodotti di qualità, un'esigenza avvertita anche dai piccoli consumatori, che non sempre riescono a trovare ingredienti selezionati. Per questo il salone, alla sua prima edizione, cercherà di diventare un'occasione per il grande pubblico di scoprire nuovi sapori e studiarne i vari accostamenti. Il programma della manifestazione cerca di accontentare tutti, sia con degustazioni enogastronomiche, sia con corsi più approfonditi, della durata di due ore e mezzo ciascuno, per chi vuole mettersi alla prova e sperimentare nuove frontiere del gusto. Verranno svelati i segreti del cioccolato, le particolarità da apprezzare in un formaggio, ma anche le basi fondamentali che fanno riconoscere un vino: apposite lezioni riservate ai visitatori sono previste nell'arco della giornata. Solo sabato, in serata, sarà possibile seguire il corso dedicato ai distillati. All'interno degli oltre seimila metri quadri espositivi sono distribuiti spazi personalizzati dove al centro dell'attenzione saranno prelibatezze tutte italiane, come la bottarga, i dolci siciliani, i pregiati vini piemontesi, il prezioso tartufo di Acqualagna, la burrata pugliese, ed altri. I ghiottoni, oltre ad incontrare i produttori nell'area espositiva e a poter acquistare specialità e ricercatezze, avranno a disposizione un "nutrito" programma di degustazioni guidate: formaggi come il Raschera, il Bitto, il Canestrato pugliese, il Castelmagno, per non dimenticare Parmigiano, taleggio e Fontina; salumi come il Capocollo di Calabria, il Prosciutto di Carpegna o di Norcia, il Lardo d'Arnad, la Soppressa e la Coppa vicentina. Tra i vini non mancheranno etichette di qualità come il Barolo, il Gattinara, il Brunello di Montalcino, il Sagrantino di Montefalco oltre naturalmente ai vini del Lazio presentati dall'Arsial. Alimentazione tipica, biologica e a marchio protetto, il Salone promette di soddisfare tutti i gusti. Una parte dell'esposizione verrà riservata alla cultura del cibo: ci sarà infatti la possibilità di sfogliare ed acquistare libri e manuali del settore. Per poi visitare lo stand del Museo della pasta, dove ammirare gli esempi di una passione tutta italiana, e contemplare le splendide opere d'arte realizzate dai panificatori del Lazio. Si chiude in bellezza con le pizze sfornate dai membri dell'Associazione nazionale dei pizzaioli. L'esposizione sarà, inoltre, rivolta ai bambini e alle loro esigenze alimentari, con uno spazio dedicato alle regole nutrizionali dei più piccoli. Alcuni medici cecheranno di chiarire eventuali dubbi sulla questione delle intolleranze alimentari. Altre informazioni sul sito internet www.salonedelcibo.it.

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