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SI GIRA LA NUOVA FICTION PER LA PROSSIMA STAGIONE DELL'AMMIRAGLIA MEDIASET

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Kim Rossi Stuart scava una galleria sotto il Muro di Berlino

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Prodotta dalla Palomar per Mediaset, la fiction destinata alla prossima stagione di Canale 5, si sta girando in queste settimane a Budapest dove le riprese sono cominciate a metà ottobre. A dirigerla è Enzo Monteleone, il regista di «El Alamein», di nuovo alle prese con una storia vera, una vicenda dimenticata. Kim Rossi Stuart, protagonista dell'ancora inedito film di Gianni Amelio «Le chiavi di casa», torna così alla fiction tv dopo la miniserie «Uno bianca» di Michele Soavi e «Il rosso e il nero» da Stendhal. Il film è tratto dal libro di Ellen Sesta, moglie di uno degli italiani autori dell'impresa, «Il tunnel della libertà. 126 metri sotto il muro di Berlino: la straordinaria avventura di due italiani nel 1961», edito da Garzanti. Il 13 agosto 1961 a Berlino accadde l'incredibile. Per arrestare l'emorragia di tedeschi che fuggivano verso la zona sottoposta all'autorità delle potenze occidentali, il governo della Ddr con l'approvazione dell'Unione Sovietica fece costruire una barriera che isolava Berlino Ovest. Il Muro di Berlino - il filo spinato e i cavalli di frisia vennero ben presto sostituiti da una barriera di cemento armato alta più di due metri e lunga circa 170 chilometri - avrebbe diviso in due la città fino al 1989. Per evitare i tentativi di fuga furono usati mille accorgimenti e le guardie di frontiera, i famigerati Vopos, non esitavano a sparare contro i fuggiaschi. Le vittime del Muro - diventato il simbolo di un'intera fase storica, la Guerra Fredda - furono centinaia. In quei giorni del 1961 nella capitale tedesca soggiornavano due studenti italiani, Luigi Spina e Domenico Sesta. Come molti altri, non avrebbero più potuto incontrare i loro amici dell'Est, soprattutto Peter, che abitava nel quartiere periferico di Wilhemshagen. Che fare? Semplice: far fuggire Peter, sua figlia Annette, una bambina di pochi mesi, con tutta la sua famiglia. Ma come oltrepassare il muro più sorvegliato del pianeta? Semplice, scavando una galleria. Il 14 settembre 1962, dopo lunghe settimane di lavoro in condizioni di grande pericolo, superando imprevisti e difficoltà di ogni genere, Peter e altre 36 persone attraversano i 126 metri del tunnel della libertà. Ad attenderli e a documentare la beffa, una troupe della televisione americana Nbc.

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