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LA MAISON Versace prova a tamponare la crisi con Tom Ford, lo stilista texano che ha già fatto rivivire le fortune di Gucci.

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000posti di lavoro. I libri contabili del gruppo, scrive il domenicale britannico, mostrano che nei 3 anni dopo l'assassinio di Gianni Versace nel 1997, le spese dell'azienda hanno costantemente superato i profitti. Il gruppo si era parzialmente rifatto delle perdite con la vendita della villa di Miami, inclusi gli arredi, e della collezione di 25 Picasso appartenuta a Gianni. L'operazione aveva fruttato, secondo un ex dirigente del gruppo, oltre 32 milioni di euro. Tra le spese all'orizzonte dei Versace incombe inoltre pagamento di una tassa di successione di 35 milioni di euro sull'eredità lasciata da Gianni. Dalla sua morte la sorella Donatella, 45 anni, ha preso il suo posto nel ruolo di direttore creativo del marchio, ma l'anno prossimo la figlia di lei, Allegra, compirà 18 anni ed entrerà in possesso del 50% della compagnia lasciatole dallo zio. L'azienda, della quale Donatella possiede il 20% e il fratello Santo il rimanente 30%, soltanto lo scorso anno ha perso oltre 5,5 milioni di euro. L'azienda intanto smentisce la notizia dell'arrivo di Ford come «pettegolezzi infondati». Ford ha appena disegnato la collezione della Yves Saint Laurent, collegata alla Gucci. Sia il suo contratto, che quello dell'amministratore delegato della Gucci, Domenico Di Sole, scadono l'anno prossimo.

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