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MILANO — Nella mostra milanese per i 100 anni del Psi, tra i padri del socialismo e le immagini delle ...

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Tra loro, c'è una giovanissima Donatella Dini. In primo piano, il viso rotondo e gli occhi da gatto, le sopracciglia arcuate e lo sguardo compunto, un semplice abito aderente molto accollato e una borsa 'beauty casè appoggiata sulle ginocchia, Donatella Pasquali, che all'epoca ancora non era neppure signora Zingone, buca l'obiettivo, come si suol dire. Durante la visita alla mostra, in molti si sono fermati davanti alla fotografia cercando di capire chi ricordasse. E sono stati Carlo Tognoli, ex sindaco socialista di Milano, e Walter Galbusera, segretario regionale della Uil, a spiegare a Massimo D'Alema di chi fosse quel bel volto così determinato. Di lei si ricorda tuttora il professor Vincenzo Coratelli, classe 1915, ancora presidente della Faifi (Federazione Autonoma Indossatrici e Fotomodelle d'Italia), sindacato da lui fondato nel 1956. «Donatella voleva fare la fotomodella ma soprattutto si occupava di pubblicità per la nostra rivista. Era una bella ragazza di Vescovado - dice Coratelli - qualche volta andavamo a mangiare insieme, e poi negli anni ci siamo scritti in alcune occasioni, anche dopo, quando si è sposata con Dini». La foto è in bianco e nero, le ragazze hanno un'aria molto semplice ma molto elegante, le perle all'orecchio, i capelli raccolti o trattenuti da una fascia. La giovane Donatella ha una acconciatura leggermente ondulata che le arriva appena sotto le orecchie. Nessuna di loro sorride, potrebbero essere segretarie, lavoratrici, con l'aria più da impiegate che da star, molto lontane dalle loro colleghe di oggi.

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