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di DELFINA METZ EMANUELE Filiberto di Savoia, in questi giorni sulla cresta della cronaca ...

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Maria degli Angeli) è in cima ai pensieri dei suoi supporters (aristocrazia nostalgica, divoratori di sottaceti), dame in fibrillazione per la scelta della toilette di gala, attrici nostrane sospirose perché battute da una collega francese) non poteva mancare di essere felice bersaglio di quella schiera, mai troppo numerosa, di spiriti liberi, che sono gli umoristi. Alla premiazione, infatti, dei vincitori della XXIII edizione della «Biennale internazionale dell'umorismo nell'arte», che si tiene a Tolentino, il principe ha involontariamente trionfato con una sua caricatura firmata Enrico Maffiotti (segnalato per il premio riservato ai ritratti caricaturali) che potete vedere in questa pagina. Raffigurato con il corpo di un rassicurante leone ha alle spalle due alucce come a ricordare il «collega» di San Marco (non è forse il nostro il Principe di Venezia?) e la corona sulle ventitrè. Solo che, invece che ruggire, sorride a tutte labbra; nella zampa destra, poi, che posa maestosamente sullo scudo Savoia, ha uno stecchino con un oliva infilata. Uno spiritoso dono di nozze che l'umorismo nostrano griffato, dedica al pronipote di Vittorio Emanuele III, con tanti auguri e eredi maschi. La caricatura di sangue blu non ha vinto i 2.500 euro del premio del settore (assegnato all'austriaco Peter Pismetrovic per un'inquietante disegno che raffigura una faccia, metà di Saddam e metà di Bush) ma ha avuto il plauso unanine dei tanti intervenuti alla Biennale, pubblico e celebrità che quest'anno si sono cimentate sul tema «Migrazioni». La cerimonia della premiazione è avvenuta nell'Auditorium della Sala San Giacomo, alla presenza del sindaco Luciano Ruffini, del direttore artistico Mélaton e delle autorità preposte all'evento. Premiati, fra i maestri del sorriso, il nostro Ro Marcenaro e l'internazionale Pablo Echaurren. Il prossimo 3 novembre la Biennale chiuderà i battenti per riaprirli nel 2005 dove, nonostante le solite brutte notizie che i media sono costretti a darci, siamo sicuri che i nostri eroici umoristi sapranno, come sempre, regalarci una pausa di intelligente, sorridente civiltà.

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