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Combattiva Giorgia: «Io, spirito libero che odia la televisione e lo spinello »

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È apparsa così Giorgia, la cantante romana, che venerdì pubblica il suo nuovo cd «Ladra di vento» . «Ho rubato il vento alle persone con cui condivido la vita, agli amici». Giorgia si racconta. «Ho rubato amore, allegria, pentimento, movimento, talento e voglia. Fingevo di imparare, invece ero lì ad assorbire come una spugna. Ho usato ogni mezzo per il mio scopo, perchè il bottimo del mio furto diventasse davvero la mia ricchezza....E che cosa odio? La tv, adesso terribilmente piatta, incapace di rispettare la musica. E lo spinello». Il disco si compone di 14 brani, dal perfetto stile soul, rock, pop elettrodance, inediti ispirati da fatti attuali e dalla grande sete di libertà, che ritroviamo già nel singolo «Spirito Libero»: «Il mio dire basta si può adattare alla libertà individuale, che viene limitata spesso da noi stessi e in questo periodo, che a me sembra particolarmente pesante, da un certo modo di pensare e da un modo di fare cultura che con la cultura non c'entra niente. E aggiunge: «È forse il disco a cui ho lavorato di più - spiega - dalla scrittura, alla produzione, registrazione e arrangiamenti. Non l'avevo deciso, è venuto da solo, non potevo fare altrimenti. Volevo farlo perchè mi stavano venendo fuori delle cose da dire. Ma i tempi discografici erano diversi dai miei. Mi dicevano: non è il caso, è troppo presto. Ma se avessi aspettato lo avrei buttato, non sarebbe stato identico a me come adesso». L'insoddisfazione che troviamo nel primo singolo è presente anche nella maggior parte dei brani, sempre però accompagnata da una forte volontà di riscatto: «Già questo disco per me è la reazione a uno stato d'animo che era di chiusura e di tristezza totale, precedente al periodo in cui ho cominciato a scrivere queste canzoni. Poi, mentre scrivevo, c'era anche la guerra in Iraq e lo stato d'animo era, come per molte persone, di oppressione e di paura. La voglia di reazione è nata, così verso le cose che sono chiaramente sbagliate e che limitano, in qualche modo, la vita delle persone». Ascoltando l'album si ci sofferma sulle note pacifiste di «Nouveau sourire», cantata in francese, italiano e inglese. Poi «Per sempre», uno degli esempi più alti della maturità della Todrani: «Una promessa di matrimonio fatta quando ormai è tardi - spiega Giorgia. La vita mi ha insegnato ad essere scettica a forza di botte in testa. La speranza che qualcosa possa essere per sempre c'è ma dipende dalla consapevolezza di cosa c'è oltre la morte». E i suoi testi parlano ancora una volta di lei, come in «Scivoli di ghiaccio», nella quale confessa di voler tornar bambina, perché le cose che non vanno nella donna Giorgia sono tante. «Ci sto lavorando da un po' di tempo - spiega la cantante - e lavorandoci, poi, scopri che molte cose vengono proprio dall'infanzia, quelle che più ti creano problemi, meccanismi che si inseriscono contro la tua volontà e spesso vengono da cose che però non puoi ricordare. Che tipo di danni abbiano potuto fare in me, sto cercando di scoprirlo. Oggi più che una donna diversa, mi piacerebbe diventare una donna».

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