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Lante della Rovere: «Tutto fuorché cucinare»

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Una casa a Capalbio e a volte la mia solitudine. È ottimista? Vorrei esserlo ancora di più. Ci riuscirò sicuramente da grande. Ridere è una qualità che ho imparato ad apprezzare. La vecchiaia è una malattia? Non penso agli anni che passano. Vivo il tempo per quello che mi regala. Perché ama tanto gli animali? Non è esagerazione. Amare gli animali dovrebbe essere normale. Li adoro e ho un gatto di nome Tino. La felicità è nell'attesa? A volte. Comunque una vita ha bisogno anche di certezze. Le sue due figlie sono le sue certezze? Sicuramente danno un ulteriore senso alla mia vita di donna e di attrice. Pensa di avere talento? Forse. Recito con razionalità ed amore. So ascoltare gli altri e i loro insegnamenti. Gli incontri professionali mi hanno fatto crescere come attrice e come donna. Attrice affermata e danzatrice mancata? La danza è certamente una mia passione soprattutto quella jazz. Amo prendere lezioni, un divertimento senza fine. Si fida degli altri? Non sempre. É un continuo sforzo con me stessa. Ora sto imparando ad apprezzare chi mi circonda. Cosa non farebbe se potesse? Non amo e non voglio e non so cucinare. Ho sempre avuto la fortuna di frequentare amici e fidanzati che lo hanno fatto per me molto volentieri ma non disdegno lavare i piatti. È finita quando è finita? Ma chi l'ha detto?

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