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Wojtyla

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Il Papa segreto raccontato dalla compagna di banco

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Faceva il portiere». Per i familiari «Lolek»,per gli amici semplicemente Karol. Per noi tutti Giovanni Paolo II. Ecco come viene raccontato lo «studente» Papa Wojtyla da una sua compagna di scuola, Halina Kwiatkowska, attrice e coetanea del Pontefice che ha voluto tracciare nel libro «Grande Collega» (edito per ora solo dalla casa editrice polacca Kwadrat e che IL TEMPO propone per la prima volta) piccoli e commoventi racconti, confidenze, episodi sconosciuti del giovane Wojtyla. Halina era figlia del preside del ginnasio di Cracovia dove il Papa studiava e, sebbene allora maschi e femmine studiavano separatamente, con Wojtyla Halina ha cominciato una grande avvenura che l'ha portata sui palcoscenici di Cracovia: il teatro. «Tutti i compagni - ricorda Halina - avevano per lui grande rispetto. Ancora oggi ci ricordiamo che una volta i suoi amici hanno picchiato un ragazzo perchè in presenza di Karol aveva usato parole volgari». Il piccolo Karol aiutava tutti. Era il più bravo della classe. «Leggeva libri di filosofia - continua l'attrice polacca - che per noi tutti erano incomprensibili per quanto fossero difficili. Eppure non diceva no a nessuno. Ai compagni meno bravi non faceva copiare i compiti. Ma preferiva aiutarli a capire come dovevano essere fatti». In una Cracovia gelida, su cui incombeva l'ombra di una guerra, la figura del giovane Wojtyla accendeva gli animi. E lo faceva con la sua grande passione: il teatro. Karol è tra i principali organizzatori. Recita, scrive poemi, contagia tutti con la sua voglia di «difendere la cultura polacca».Wojtyla aveva alle spalle numerose esperienze teatrali a Wadowice. Una delle prime tragedie che interpreta è l'«Antigone» di Sofocle. E proprio Halina interpreta Antigone mentre Karol è Emone. Questa rappresentazione resterà così impressa nell'animo del Papa che la ricorderà pubblicamente con grande commozione durante un suo ultimo viaggio in Polonia. Ma come era il giovane studente nei rapporti con gli altri, con la fede? Quale era la vita personale di questo Papa ai tempi del liceo? «Era premuroso con tutti - risponde Kwiatkowska - e tanto per fare un esempio quando la nostra amica Zosia Grzybkowna si era ammalata di tubercolosi, Karol andava da lei tutti i giorni a confortarla senza temere il contagio». Questo era il Papa nella sua gioventù. «Faceva sport, era un ragazzo sereno. Ma non perdeva mai tempo per divertimenti inutili. Dopo la scuola quando faceva i compiti insieme ai suoi compagni, ogni tanto si allontanava per andare a pregare». Scoppia la guerra. La Polonia è invasa dai tedeschi.Il giovane Wojtyla è costretto ad interrompere gli studi letterari e va a lavorare come operaio nella fabbrica di Solvay. E qui l'autrice svela finalmente un piccolo mistero rendendo nota una lettera del futuro Papa inviata al suo maestro Kotlarczyk. «Karol - racconta - non faceva il minatore, ma metteva i binari per il piccolo trenino che collegava la cava alla fabbrica». Nel 1942 Wojtyla decide di voler cominciare gli studi di teologia. «Quando ci disse - spiega Halina - di questa decisione noi non fummo sorpresi.Conoscevamo quanto Karol fosse religioso. Solo uno nostro amico, Tadeusz, cercò per tutta la notte di convincere Karol a non intraprendere questa strada. Dopo una nottata di discussioni venimmo a sapere da Tadeusz che lo aveva convinto a non farsi carmelitano scalzo, ma sacerdote diocesano». Questa notte ha probabilmente cambiato il destino di Wojtyla.

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