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Lo stupratore innamorato si pente troppo tardi

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Lo spunto era interessante. Stella, il giorno in cui si è provata l'abito da sposa, viene violentata da quattro individui mascherati che, per garantirsi maggiormente l'anonimato, le hanno messo un cappuccio in testa. Distrutta, annulla le nozze, lascia il fidanzato e gli studi, finendo per impiegarsi in una pasticceria. Le ridà un po' di vita l'incontro con Franco, il proprietario del negozio dove aveva ordinato l'abito da sposa. Presto se ne innamora, ricambiata, ma noi sappiamo, per averlo visto prima, che Franco era uno dei stupratori. Ora è così turbato e pentito che si è separato dal gruppo, dedito fra l'altro, ad imprese anche più infami. Chissà, arriverebbe a svelarsi, ma Stella scopre prima la verità e proprio mentre lui le muore di fronte per un incidente d'auto forse cercato. Lo svolgimento, però, dopo l'interesse suscitato dallo spunto, si inceppa presto. Il personaggio di Stella è bene inciso ma quello di Franco è così incerto, pur dovendo essere ambiguo, che finisce per non essere risolto, anche, se non soprattutto, in quel finale suscettibile di due possibili letture. Egualmente irrisolti i personaggi di contorno, il branco, la madre di lei, i compagni di lavoro. Con una regia che, pur tentando, per certe situazioni, delle ricerche cromatiche allegoriche, svela presto, sia nei momenti sospesi sia in quelli drammatici, un respiro corto. Che favorisce le stasi. Notevoli invece gli interpreti: Maya Sansa (nella foto con Andrea Di Stefano) che, pur non favorita dalla voce, trova sempre per Stella accenti lacerati, Andrea Di Stefano, un Franco ferito, nel vizio, dai ricordi e dai rimorsi. Senza sbavature. A seguire, un'opera prima francese «Violence des échanges en milieu tempéré» (La violenza dei rapporti in un ambiente tranquillo) di Jean-Marc Moutout. L'ambiente tranquillo, in apparenza, è una multinazionale che ha i suoi uffici nei grattacieli parigini della Défense. Il problema di tutti, lì dentro, è il lavoro e l'angoscia di perderlo. Favorito dai capi, un provinciale ambizioso, al momento di una riduzione del personale, agirà con cinismo. Un ritratto agghiacciante. Di un personaggio e di una condizione.

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