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SIENA — Ha iniziato con una battuta che prende spunto dalla cronaca: «Il fiume Po? Con questa siccità un po' meno».

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E ha concluso con un appello animalista: non abbandonateli quando andate in vacanza, ha detto, «senza retorica», alle oltre duemila persone venute ad applaudirlo, alle quali non ha nascosto il proprio disappunto quando le ha viste così contagiate dall'atmosfera goliardica che lui stesso aveva provocato da costringerlo a interrompere a metà l' unica scena poetica e commovente della serata (le riflessioni ironiche di un pensionato abbandonato da figli e nipoti). Prove tecniche di monologhi per Giorgio Panariello (nella foto), che ieri notte a Colle Val d'Elsa, con lo spettacolo itinerante «Chissà se sarà uno show», ha dato il via a un altro giro di collaudo (si era esibito sulla stessa falsariga anche in inverno) per la nuova edizione del programma abbinato alla Lotteria Italia «Torno sabato», che segnerà il suo rientro in televisione dopo un anno di stop. Jeans sdruciti, camicia e scarpe da tennis bianche, il comico toscano ha subito chiarito di volersi scaldare i muscoli in vista dell'appuntamento con il piccolo schermo. «Sarete le mie cavie - ha spiegato alla gente, raccolta all' aperto nello stadio comunale - vorrei capire da voi che tipo di Tv andrò a fare, perchè sento molto questa responsabilità. Se quello a cui assisterete ora vi piacerà, lo rivedrete su Rai Uno dal 27 settembre». Peccato, però, che molti degli sketch proposti fossero già noti. Tra gag divertenti, pause musicali e un repertorio non proprio freschissimo, se ne vanno due ore piacevoli e leggere, che forse deludono solo chi si aspettava di assistere a un copione più originale.

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