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«Restauro che rispetterà il David»

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Il ministro rassicura gli studiosi favorevoli ad un intervento «soft» sul capolavoro

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Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Giuliano Urbani, parlando con i giornalisti a Firenze, a proposito dei dubbi e delle perplessità avanzate da 40 storici dell'arte italiani e stranieri, capeggiati dal professore americano James Beck, sull'imminente inizio della pulitura e spolveratura del David di Michelangelo custodito alla Galleria dell'Accademia. Gli studiosi si sono rivolti nei giorni scorsi proprio ad Urbani con una lettera aperta chiedendo di intervenire per sospendere il programmato intervento che dovrebbe partire a settembre. «Dobbiamo dare a questi studiosi una risposta doverosa, precisa e informata. per questo parlerò con il professor Antonio Paolucci, soprintendente per il polo museale fiorentino, di ciò che si intende fare», ha dichiarato Urbani. «So già che il professor Paolucci ha molte buone ragioni da far valere. Di recente ero a New York ed ho avuto modo di parlare con alcuni studiosi americani, che ho rassicurato riguardo alle perplessità. Comunque è bene ricordare -ha aggiunto Urbani- che siamo noi i primi sensibili in assoluto ad una corretta conservazione. Credo che in questo dibattito si confrontino due scuole di pensiero tra restauratori, tutti seri». Quest'ultimo riferimento del ministro Urbani è la fatto che i 40 studiosi capeggiati da Beck sono contrari ad intervenire sul David con impacchi di acqua distillata come previsto dal comitato scientifico diretto dalla dottoressa Franca Falletti. Beck e gli altri studiosi firmatari di un appello indirizzato ad Urbani ritengono invece che sia necessario istituire una commissione indipendente su quale sia l'intevento migliore per restaurare il David. Tenendo anche presente che la restauratrice Agnese Parronchi, dimessasi dall'incarico, era e resta favorevole solo ad una pulitura con pelli di daino, pennelli e gomme.

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