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di FRANCESCO GALLO «SATIRA è vita» questo il titolo di una mostra di disegni e testi ...

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Mezzo secolo di storia d'Italia, la seconda parte del Novecento, sarà così raccontata da disegni e testi satirici alla Casa Moretti di Cesenatico dal 7 giugno al 7 settembre. Parola scritta e arti figurative per raccontare la singolare visione del mondo dell'autore di fondamentali sceneggiature per Fellini e altri registi, e protagonista, a fianco di Mario Pannunzio, di quella straordinaria esperienza politica e culturale che fu la redazione del Mondo. Una delle celebri battute paradossali, eppure malinconicamente intrise di verità, di Flaiano fa da epigrafe alla manifestazione: «In questi tempi l'unico modo di mostrasi uomo di spirito è di essere seri». La mostra di Casa Moretti, curata da Diana Ruesch, proporrà ai visitatori, accompagnate da brevi scritti di Flaiano, circa 80 opere provenienti dagli Archivi di Cultura Contemporanea di Lugano di artisti professionisti e no che ebbero con lo scrittore un rapporto di intensa frequentazione e amicizia. Si tratta di personaggi come Federico Fellini, Mino Maccari, Orfeo Tamburi, Amerigo Bartoli, Francesco A. Ciarletta, Alfredo Mezio, Antonio Scordia, Amerigo Toth. Insieme a questi disegni anche molti a firma dello stesso Flaiano. Protagonisti di questi schizzi, spesso provocatori, fenomeni e personaggi che hanno riempito le pagine della cronaca e qualche volta della storia e nati occasionalmente a volte proprio durante le riunioni di redazione del Mondo o la sera, alle tavole sulle tovaglie di carta della trattoria Cesaretto. Tra questi quindici disegni di Federico Fellini del 1958, anno in cui Flaiano, Tullio Pinelli e il regista stavano scrivendo «La dolce vita»: sono soprattutto schizzi e caricature, tra cui quella di Sandra Milo. La presenza più consistente è quella di Mino Maccari: trenta fra acquarelli, inchiostri e matite dal sapore caricaturale rivolte a premi letterari, alla legge Merlin, alla situazione politica del primo e secondo dopoguerra italiano. Altro nome in mostra quello del marchigiano Orfeo Tamburi, uno dei maggiori esponenti della Scuola Romana e dei cosiddetti Italiens de Paris, ma anche Amerigo Bartoli, pittore e ritrattista noto soprattutto per le caricature pubblicate negli anni Venti sul Selvaggio di Maccari e poi sul Mondo negli anni Cinquanta e Sessanta. Gli archivi della biblioteca cantonale di Lugano conservano, oltre al Fondo Flaiano, con tutte le sue carte, altri importanti archivi, tra cui quello di Giuseppe Prezzolini.

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