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Pino Insegno tenero presentatore «Ora voglio sfondare nel cinema»

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I loro comportamenti saranno giudicati dal pubblico che li voterà finchè non ne resterà che uno, il vincitore. Con i concorrenti ti sei ritagliato la parte del conduttore "buono" od invece ti divertirai a punzecchiarli? «Ma no, loro saranno sotto pressione, quindi sarò tenero. Piuttosto me la prenderò scherzosamente con qualcuno del pubblico, svelando in diretta chi ha votato contro questo o quell'altro concorrente. Anche se è un gioco chi non ha peccato, scagli la prima pietra...». Oltre alla tv, so che hai un progetto anche per il cinema. È vero? «Certo. Si tratta di "Squadra Q.S. 21", un film di Rocco Cesareo in cui seguiamo gli ultimi giorni della scorta di Paolo Borsellino. Io avrò il ruolo del caposcorta, mentre Nicole Grimaudo sarà la poliziotta di 22 anni che perse la vita nell'attentato di via d'Amelio. È un film che ricostruisce la storia umana di quelle persone, senza occuparsi della vicenda storico-politica dell'attentato. Una sceneggiatura molto bella, una storia raccontata proprio dalla giovane poliziotta. Cominceremo le riprese il 2 giugno». Insomma, molte novità. Però tu fai ancora parte di un gruppo storico come La Premiata Ditta. «Ma certo! Con loro è tutto ok. Siamo una famiglia. Tra non molto ripartirà la quinta serie di "Finchè c'è ditta c'è speranza" mentre ci stiamo godendo il successo di "Oblivious" su Italia Uno. Che altro chiedere?». Magari. Bè, ad esempio la Coppa dei Campioni alla tua Lazio... «Intanto siamo ai preliminari. Poi vediamo, semprechè Mancini ed altri non ci lascino. Mal che vada, io mi consolerò con la mia Lazio di calcio femminile, di cui sono presidente e che gode di ottima salute in serie A».

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