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CANNES — Giornata-lampo di Nanni Moretti a Cannes anche perchè, come lui stesso ha ammesso, guarda alla ...

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Il regista, Palma d'oro nel 2001 per «La stanza del figlio» non ha rinunciato però a venire sulla Croisette per presentare, tra gli eventi speciali: «Il grido d'angoscia dell'uccello predatore - 20 tagli di Aprile» e «The Last Customer». In una sala gremita sono stati quindi proiettati oltre ai tagli di Aprile, in realtà già passati l'anno scorso a Cannes durante la sua lezione di cinema, anche «The Last Customer». Oltre venti minuti per raccontare la chiusura di una farmacia newyorkese, la Pharmacy Alp gestita da due coniugi di origine italiana. «Ero a New York subito dopo l'11 settembre - spiega Moretti - per presentare "La stanza del figlio" e nelle interminabili pause tra una conference call e l'altra ho deciso di fare un documentario dopo aver sentito piangere un'impiegata della Miramax, la casa che distribuisce il mio film, per la chiusura della farmacia dei suoi genitori». In «The Last Customer» c'è un montaggio a ritroso. Si parte dalla distruzione del palazzo della farmacia per fare posto a un grattacielo da parte degli operai, che è il vero motivo della sua chiusura, per poi passare a due mesi prima quando i proprietari stanno per sbaraccare il locale fino ad arrivare all'ultimo giorno. Tanta commozione da parte dei clienti della farmacia. Il tutto in una New York di quartiere molto famigliare. L'ultima cliente (appunto «the last customer») è una simpatica vecchietta che per la chiusura dell'amata farmacia ha scritto anche una lettera ai suoi proprietari che gentilmente non le fanno pagare il suo ultimo acquisto. Grande curiosità anche per Asterix e Obelix che tornano sul grande schermo. Dopo due film dedicati alle loro avventure, la coppia di Galli nata dalla fantasia di Rene Gosinny e Albert Uderzo, sarà protagonista del cartoon «Asterix and the Vikings», prodotto dal canale francese M6 Studio con un budget di 22 mila di euro. Sarà il più costoso film d'animazione europeo mai realizzato. Diretto dal danese Stefan Fjeldmark, anche autore della sceneggiatura con il belga Jean-Luc Goossens, il film uscirà nelle sale nel 2006. E si è parlato anche di Afghanistan ieri alla Croisette. «Volevo restituire la vera immagine di questo popolo afghano di cui i mass media, specie quelli americani, hanno dato un'informazione superficiale e enorme solo durante il conflitto e poi zero». Così la regista iraniana Samira Makhmalbaf ha parlato a Cannes di «A cinq heures de l'apres-midì» film in concorso nella selezione ufficialè. La regista ventitreenne, figlia del cineasta Mohsen, cha a Cannes ha già ricevuto nel 2000 un premio speciale della giuria per «Le tableau noir», racconta nel film la storia di una giovane afghana che, dopo la caduta del regime talebano in una Kabul distrutta dalla guerra, sogna velleitariamente di diventare il futuro presidente dell'Afghanistan. «All'inizio - dice la regista che ha girato il film proprio in Afghanistan - nessuna donna voleva lavorare con me perchè il termine che usavo per chiedere di girare con me nella loro lingua significava danzare, una cosa per loro proibita. A Kabul solo gli uomini vanno al cinema e non vedono altro che film musicali pakistani e indiani». Ieri, intanto, è arrivato a Cannes Arnold Schwarzenegger per presentare «Terminator 3 - Le macchine ribelli». Per il film che sarà distribuito in Italia il 19 settembre dalla Columbia, grande festa esclusiva su uno yacht del porto vecchio con solo 120 invitati. Oggi un incontro stampa da parte dell'attore americano davanti all'hotel Carlton e la sera ancora una megafesta organizzata da Mtv.

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