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di ENRICO CAVALLOTTI SESTO Bruscantini nacque nell'anno 1919 a Porto Potenza Picena, nelle Marche.

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Non c'è amante della musica lirica che non abbia conosciuto, almeno per fama, questo grande basso-baritono. Una gloria del canto lirico italiano che ha contribuito ad imprimere un arresto salvifico ai modi sguaiati ed agli stili circensi per imporre, con la forza di un'espressione sorvegliata e ricca di sfumature, una vocalità segnata dall'eleganza del fraseggio, dall'ironia sottile della definizione psicologica, dallo stretto connubio fra attorialità e musicalità. Per oltre mezzo secolo il Bruscantini ha calcate le scene dei piú prestigiosi teatri d'opera d'Europa e del mondo: accompagnato ed apprezzato dai massimi direttori d'orchestra. La sua presenza è stata quasi sempre determinante a dare un tocco di classe alle rappresentazioni, forte di una tecnica vocale non frequente ch'egli sapeva piegare all'esigenze dei ruoli assunti. Primeggiava, com'è noto ad ognuno, nelle parti comiche e buffe, ancorché abbia talvolta impersonato figure drammatiche, in specie verdiane: si rammentino, fra gli altri, Rigoletto e Rodrigo (nel «Don Carlos»), applauditi per misura e compostezza. Ma Bruscantini resterà nella storia dell'interpretazione vocale per i suoi cimenti paradimmatici nel repertorio comico rossiniano. Sono oggi maestri nel settore i cantanti americani e d'area anglosassone. Tuttavia fu il baritono marchigiano che, primo, trasse i succhi piú maturi da quelle straordinarie partiture, sfrondandole d'ogni plebeo macchiettismo di marca primonovecentesca per adergerle a «segni» universali dell'altissima civiltà rossiniana. Il Nostro aveva ben inteso che il genio pesarese, nella dimensione comica, non era frutto e simbolo di un disimpegnato «divertimento» tra Sette ed Ottocento, bensí la conquista, sia pur fugace, di un'armonia, di una felicità e di un classicismo linguistico che il teatro lirico italiano avrebbe poi disgraziatamente perduti per sempre: proprio a cominciare dal beneamato Verdi. Bruscantini ha altresí insegnato: a suo onore cantanti del livello di Vincenzo La Scola e Rockwell Blake.

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