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di ROBERTO SACCARELLO SECONDO la tradizione, Giorgio, un militare originario della Cappadocia, ...

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Più tarda è la storia del cavaliere Giorgio che libera dal drago la fanciulla, narrata da Jacopo da Varagine nella «Leggenda Aurea»; da allora il Santo è abitualmente riprodotto su un cavallo bianco nell'atto di trafiggere con la spada o con la lancia il mostro che sprizza fuoco e fumo dalle narici. Dal luogo della sua sepoltura, a Lydda, il culto si diffuse ben presto anche in Occidente, dove fin dal VI secolo vennero dedicate al Santo numerose chiese; la figura del martire-guerriero divenne popolare soprattutto in Inghilterra: nel 1348, Edoardo III introdusse il grido di battaglia «Saint George for England» e istituì l'Ordine di collana dei Cavalieri di San Giorgio o della Giarrettiera. Per celebrare i 1700 anni del martirio di San Giorgio, le Poste monegasche hanno emesso un elegante francobollo da 0.53 euro (nella foto), riproducente la statua eretta recentemente in suo onore nella Cattedrale del Principato, dedicata a San Carlo. Sopra la scultura è riportato l'emblema del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, creato, appunto, nel 1190 dall'Imperatore d'Oriente Isacco Angelo Commeno per onorare il Santo Patrono della Cavalleria cristiana. Dopo l'estinzione della famiglia imperiale bizantina, il Papa Paolo III Farnese trasferì la Milizia Costantiniana alla propria famiglia. In tal modo l'Ordine iniziò una nuova fase storica, diventando Ordine familiare dinastico della Casa sovrana dei Farnese di Parma e Piacenza. Nel secondo decennio del '700, poi, essendo venuta ad estinzione anche la Casa dei Farnese ed essendo passati i suoi beni da Elisabetta, ultima della sua stirpe, al figlio Carlo III, la titolarità dell'Ordine si trasferì ai Borbone di Napoli. Da questa Casa l'Ordine non sarebbe più uscito. Esso, infatti, è stato ininterrottamente conferito sia dai Capi della Famiglia Borbone sul trono delle Due Sicilie-Ferdinando I, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II, e sia, dopo il 1860, dai Capi della stessa Casa in esilio. Per onorare il loro Patrono San Giorgio, la cui festa liturgica è collocata nel calendario romano il 23 aprile, i Cavalieri costantiniani parteciperanno al solenne Pontificale che verrà celebrato il 3 maggio, alle ore 11, dal Cardinale Antonio Innocenti, Balì Gran Croce di Giustizia decorato del Collare Costantiniano, nella Basilica di Santa Croce al Flaminio in via Guido Reni.

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