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di DANIELE DEL MORO UN'ALTRA rivoluzione provocata dall'avvento di Internet.

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Un servizio editoriale nuovo per le università italiane che vuole richiamarsi ai modelli anglosassoni e tedeschi dell'University Press e permettere agli studenti di arricchire le loro prospettive culturali senza spendere troppo. I testi disponibili sul sito della facoltà (http://lettere.uniroma1.it) sono al momento quattro e riguardano il corso di laurea in Geografia, in Lingue e culture europee, in Studi linguistici e filologici e in Teorie e pratiche dell'antropologia ma si prevede che, a breve, il servizio dovrebbe estendersi ai corsi di laurea in Storia moderna, italianistica e lingue moderne. L'iniziativa, insomma, che presenta il costo dei testi universitari on-line a 5 euro, nasce da esigenze disparate, come ha spiegato il responsabile della nuova collana editoriale, Giorgio Fiocca. «All'interno delle università - ha commentato Fiocca - si produce una gran quantità di materiale scientifico e didattico che si perde. Inoltre gli studenti spesso hanno difficoltà a reperire dispense ed altro materiale didattico. La pubblicazione via rete favorirà anche i docenti che non dovranno più pensare alle spese di pubblicazione che molte volte costituiscono un importante onere per l'autore. I testi universitari on-line, insomma, rientrano nel progetto della riforma universitaria di offrire servizi aggiuntivi allo studente». In più, nel momento in cui i testi aumenteranno, per non far pesare tutto l'onere sulla facoltà, si sta pensando ad una tassa aggiuntiva di 5 euro al momento dell'iscrizione per il rilascio di un cd con tutti i testi della facoltà. Se l'esperimento non è del tutto nuovo - a Milano è stato già adottato dalla Bocconi e dall'università Cattolica - bisogna capire bene quali sono le reazione di studenti, docenti e librai. «È vero che i costi dei libri sono oramai elevatissimi - racconta Dorothea Hawlitschek, laurenda in Giurisprudenza - ma, anche se oggi ogni volume non si compra a meno di 30 euro, io continuo a preferire lo studio sui libri: tramite sconti e testi usati, arricchire la mia biblioteca». Elena Tiberi, studentessa di Economia e commercio, commenta: «Il futuro è sicuramente telematico ma per me non c'è molta differenza tra cartaceo e digitale in termini di studio. Il problema è solo economico perché la possibilità di avere i testi universitari a soli 5 euro può essere davvero una grande risorsa». Gianmarco Procaccianti, laureato da poco in Ingegneria meccanica, alimenta gli entusiasmi pur ostentando qualche cautela: «Con un supporto magnetico di questo tipo, appoggio che permette anche varie animazioni e collegamenti ipertestuali, si risparmia e si può fare molto. È naturale che un esperimento del genere, soprattutto per quanto riguarda dispense e materiale didattico del dipartimento, possa diventare un valido aiuto in poco tempo. L'unico aspetto negativo è quello che si riferisce alla stampa perché è lì che cominciano le difficoltà». Massimo Pambianchi, titolare della libreria universitaria «La Sapienza», si chiede: «Quanto può essere incisivo l'effetto pratico di un provvedimento di questo tipo? I libri on-line possono andare bene per titoli di nicchia perché i testi basilari dovrebbero essere sempre cartacei e non scaricati dalla rete se si vogliono evitare perdite di tempo e montagne di fogli da rilegare».

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